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Cronaca

Strage piazza Dalmazia: scuola e un ambulatorio nei villaggi di Diop e Samb

L'iniziativa di Cgil, Arci, Regione Toscana, Fondazione 'Il Cuore si scioglie' e Comunità senegalese è stata presentata al cinema Alfieri: "Rispondere al razzismo e alla violenza con la solidarietà"

Ieri al cinema Alfieri di Firenze (via dell'Ulivo) si è svolta la presentazione del video reportage realizzato durante la missione di Arci Toscana, Regione Toscana, Cgil, Comunità senegalese in Toscana e Fondazione “ll Cuore si Scioglie” (Unicoop Firenze) nei villaggi senegalesi di Mont Rolland e Darou, dove sono stati realizzati un consultorio e una scuola in memoria delle due vittime della strage razzista del 13 dicembre 2011 in piazza Dalmazia a Firenze, Samb Modou e Mor Diop, uccisi dalla violenza cieca di un estremista di destra. Nel 2013, infatti, Arci Toscana, Cgil Toscana e la fondazione Il Cuore si Scioglie hanno organizzato una raccolta di fondi con cui hanno realizzato un ambulatorio medico e una scuola nei due villaggi. Il video reportage è stato firmato da Benedetto Ferrara e Antonio Chiavacci.

Ha spiegato Gianluca Mengozzi, presidente Arci Toscana: “Da un evento tragico e violentissimo come quello successo il 13 dicembre 2011 poteva sgorgare un fiume d'odio, invece grazie alla disponibilità dei senegalesi in toscana, alla voglia di capire, grazie a tante cittadine e cittadini toscani che hanno rifiutato che nella propria regione potessero succedere cose simili, è nata un'esperienza bellissima. Siamo andati due anni fa a visitare i due villaggi da cui provenivano i morti di piazza Dalmazia, trovando una comunità accogliente, che già aveva elaborato quella tragedia. Abbiamo conosciuto i parenti delle vittime e abbiamo parlato con loro. E con loro abbiamo deciso di fare una piccola azione solidale con le risorse - circa 30.000 euro - messe a disposizione da tante toscane e tanti toscani. Questi fondi sono stati destinati alla realizzazione di quanto da loro richiesto: ovvero una scuola e un presidio sanitario”. 

In Senegal (con Alessio Gramolati) e ieri, era presente anche Maurizio Brotini di Cgil Toscana: “Non tutti i bianchi uccidono gli uomini di colore, non tutti gli uomini di colore reagiscono con l'odio ed il terrore alle ferite inferte per secoli al continente africano dal mondo occidentale”. 

Dalla Comunità senegalese, hanno evidenziato che “da una tragedia sono nate due cose belle, ora i bambini di quel villaggio hanno una scuola sotto casa e non a sette chilometri come prima. E' stato bello vedere la gioia della gente”.

Ha concluso Irene Mangani (Fondazione Il Cuore si scioglie): “Lo scopo del nostro viaggio è stato quello di avvicinarsi ad un'altra comunità, e mostrare la nostra vicinanza. La gente e i bimbi ci hanno accolto con molta gioia, è stato un bellissimo regalo, siamo soddisfatti del risultato dell'impegno: ora in quei villaggi ci sono una scuola e un ambulatorio medico”.

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