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Cronaca

Stop TTIP, contro il libero scambio Usa-Europa appuntamento su ponte Santa Trinita

Domani giornata internazionale per stoppare il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership (Partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti). Il comitato: "Accordo per le multinazionali, a danno di salute e ambiente"

Sabato 18 Aprile, in tutto il mondo, saranno migliaia le manifestazioni contro il 'TTIP' (Transatlantic Trade and Investment Partnership), il trattato in discussione tra Stati Uniti ed Unione Europea per la liberalizzazione del mercato tra i due continenti. Una parola, "liberalizzazione", che può suonare bella, ma che preoccupa molti, anche viste le conseguenze sui cittadini europei delle "liberalizzazioni" decise in Europa.

Numerose organizzazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti di cittadini, consumatori e lavoratori si troveranno nelle piazze di più continenti per chiedere il blocco degli accordi internazionali su commercio e investimenti, ritenuti dannosi per l'equilibrio tra gli Stati e per gli effetti sulle economie locali, che non reggerebbero la competizione con enormi compagnie multinazionali che, se non soggette a regole, riescono a fare il bello e il cattivo tempo sul mercato globale. A Firenze il comitato 'STOP TTIP' promuove per le ore 15.00 un presidio sul ponte S.Trinita, da cui partirà un corteo che attraverserà le vie del centro.

"Le persone e il pianeta prima dei profitti", sarà lo slogan della manifestazione. "L'accordo più importante tra quelli in discussione è il TTIP, che gli Stati Uniti stanno discutendo in sostanziale segreto con l'Unione Europea - spiegano gli organizzatori -. Un trattato che riguarda ambiente, ogm, energia, trasporti, sanità, scuola, diritti sul lavoro. La qualità del cibo, delle prestazioni sanitarie, dell'ambiente in cui viviamo, potranno essere determinati dalle regole stabilite nel TTIP".

​Il timore è che a beneficiare dei nuovi accordi siano in pochi. "Solo le grandi multinazionali, che portano avanti in segreto le trattative, ne trarranno vantaggio. Chi ne farà le spese saranno cittadini e ambiente, in un processo che porterà alla progressiva mercificazione di servizi pubblici e beni comuni".

Il comitato porta l'esempio degli Ogm. "Negli Usa sono diffusi, insieme all'utilizzo di ormoni per i bovini. Se l'accordo sarà approvato il mercato europeo dovrà aprirsi a questi prodotti. A rischio sarebbe anche l'obbligo di indicazione dell' origine geografica dei prodotti. L'acqua, la sanità, l'istruzione seguirebbero processi di privatizzazione che produrrebbero un accesso condizionato dalla disponibilità economica dell'utente".

I trattati potrebbero anche prevedere una sorta di "tribunale sovranazionale" in grado di decidere sulle controversie. "In questo modo le multinazionali potrebbero citare in giudizio gli Stati che varassero delle leggi contrarie agli interessi economici delle grandi aziende". Una parte del Parlamento Europeo si è già dichiarata contraria al TTIP.

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