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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Stop 'tampon tax', da Firenze il tour arriva al parlamento: "Togliete l'Iva sui prodotti igienici femminili"

La consigliera comunale Sparavigna (Pd): "Tassati al 22% come i beni di lusso, inaccettabile"

Partito il 16 luglio da Palazzo Vecchio, firmatario anche il sindaco Nardella, dopo oltre 2 mesi e oltre 40 tappe, il 'tampontaxtour', che ha toccato ogni regione d’Italia, ha fatto tappa ieri alla Camera dei Deputati, per chiedere l’abolizione della 'tampon tax'.

"Ai parlamentari abbiamo chiesto – spiega la consigliera comunale del Pd Laura Sparavigna, promotrice dell'iniziativa –, che si attivino affinché il parlamento approvi un intervento risolutivo nella legge di bilancio per il 2022 per abbassare definitivamente al 5% l’IVA sui prodotti igienico-sanitari, a partire da quelli femminili”.

In Italia attualmente l’imposta sui prodotti igienico sanitari femminili e non è infatti al 22%, la fascia massima, quella prevista per i beni di lusso.

"E' inaccettabile tassare questi prodotti come se fossero beni di lusso, anziché beni essenziali: non sta alla persone scegliere se, e quando, usarli, ma sta allo Stato scegliere se e quanto tassarli. La 'Tampon Tax' è un’imposta che crea iniquità sociale e economica, sino a generare il fenomeno 'period poverty', cioè l’impossibilità economica di potersi garantire un'igiene adeguata durante il periodo mestruale", prosegue la consigliera.

"La battaglia #StopTamponTax è, in primis, una campagna per garantire un diritto sociale, la tutela dell’igiene e la salute e l’equità socio-economica tra generi", conclude Sparavigna, che nell'aprile scorso ha presentato nel consiglio comunale di Firenze una mozione in seguito alla quale le farmacie comunali fiorentine hanno abolito l'Iva sui prodotti igienici femminili. La palla passa ora al parlamento.

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