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Cronaca Porta Romana / Piazzale di Porta Romana

3 cose che forse non sai sulla statua di Porta Romana

Probabilmente la odiate. O forse no. Sicuramente molti di voi ci passeranno davanti tutti i giorni. In ogni caso, la statua sulla rotonda di Porta Romana ha una storia che merita di essere raccontata

Costruita durante il 1300, quella Romana è una delle porte più grandi che si sono conservate a Firenze. Ma ciò che cattura lo sguardo non sono le vestigia delle antiche mura, bensì l’imponente statua di marmo che vi sorge di fronte. Un’opera particolare, ormai vero e proprio punto di riferimento per automobilisti e cittadini, che nasconde un significato inaspettato. 

Un nome curioso
Molti l’hanno ribattezzata come “la donna con il mal di testa”, altri ancora come “la squilibrata”, per via dell’enorme peso che sovrasta quell’insolita figura femminile. In realtà l’opera di Michelangelo Pistoletto si chiama “Dietrofront”.

Alta circa sei metri, la statua venne presentata nel 1984 in occasione di una mostra di Pistoletto a Forte Belvedere, per poi diventare, secondo le volontà dell’artista, un’installazione permanente al centro della rotonda di Porta Romana dove si trova ancora oggi. 

Un significato profondo
Niente è come sembra: se osservate attentamente la statua, vi accorgerete come in realtà le donne rappresentate siano due, e non una sola. Le due figure sono disposte una in verticale, con lo sguardo rivolto verso via Senese, dunque in direzione di Roma, l'altra in equilibrio sopra la testa della prima, che osserva via Romana attraverso l’ingresso della porta. 

Come dichiarò l’artista stesso, la tensione generata da queste due figure che rivolgono lo sguardo in direzioni opposte rappresenterebbe il contrasto e la circolarità tra passato e futuro: “Tutto ciò che di moderno si è venuto a creare nasce da una spinta che parte dalla prospettiva rinascimentale, quindi da Firenze” -disse Pistoletto durante un’intervista- “Questa mia figura monumentale, dunque, si spinge verso il mondo uscendo da Porta Romana. Essa esce da Firenze per incontrare il mondo e ritorna a Firenze, infatti una seconda figura, sorretta dalla prima, si proietta verso l’interno della città: è un ritorno, della modernità, verso Firenze dal viaggio nel mondo”.

Pistoletto, chi era costui?
Nato a Biella nel 1933, Michelangelo Pistoletto è considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte povera italiana, una corrente artistica che si serve appunto di materiali poveri e grezzi per raggiungere la cosiddetta “antiform”, ovvero la negazione della forma, rifiutando l’organizzazione armonica dell’opera d’arte.  

Dopo una lunga e prestigiosa carriera, dove è stato anche Professore di scultura all’Accademia di Belle Arti di Vienna fino al 2000, oggi e sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea, dal Reina Sofia di Madrid fino al MoMa di New York, passando per il Tate di Londra e il Pompidou di Parigi. 

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