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Cronaca

Stadio: Comune e industriali avanti anche senza Della Valle

Nardella rassicura sul progetto, il Presidente di Confindustria: "Ipotesi progetto light"

Sulla realizzazione dello stadio il Comune di Firenze "andrà avanti senza se e senza ma". Dopo la messa in vendita della Fiorentina annunciata dai Della Valle, anche l'ipotesi stadio sembrava scricchiolare. Poi sono arrivate le parole del sindaco Dario Nardella a chiarire la posizione dell'amministrazione comunale, che da tempo ha aperto le porte alla società viola per la realizzazione della struttura. "In questo momento difficile, faccio un richiamo a tutte le forze della città e alla proprietà a usare la testa e il cuore e non la pancia - ha aggiunto il sindaco - la Fiorentina è un patrimonio troppo grande per essere oggetto di scontri e polemiche".

Sul tema stamani è intervenuto, parlando dai microfoni di Lady Radio, anche il presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori: "Siamo a disposizione per lavorare sullo stadio senza i Della Valle, perché lo stadio va fatto e credo che Dario Nardella sia di questa opinione", ha sottolineato. Per Salvadori si lavorerebbe a questo punto ad uno stadio "non da 400 milioni ma da 90, che comunque è bello, efficiente e moderno".

Salvadori, parlando della scelta della proprietà viola, l'ha definita "provocatoria", perché "nel momento in cui si vuole vendere ci dev'essere un prezzo e ci dev'essere chi compra", e ha criticato la scelta dei tempi: "Farlo in un momento così delicato, all'inizio della campagna acquisti, è particolare, non vorrei che potesse danneggiare la Fiorentina". Per il presidente degli industriali fiorentini "La comunicazione non è stata il forte di questa proprietà, nonostante abbiano tanti pregi soprattutto da un punto di vista dei risultati".

Salvadori ha risposto anche al passaggio del comunicato con l'appello ai "fiorentini veri": "Noi siamo pronti a dare una mano, soprattutto se qualche volta si venisse coinvolti anche a livello di condivisione di scelte e consigli. Questo fa parte della non comunicazione della famiglia Della Valle, che mi sembra che in questi anni non abbia mai voluto intregrarsi nella città e tantomeno in Confindustria, dove sarebbe stata accolta a braccia aperte".

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