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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Effetto Squid Game: "I nostri bambini copiano le violenze viste in tv"

Casi nelle scuole anche a Firenze e provincia. Raccolte a livello nazionale già 7mila firme per la petizione online "Fermate la serie Netflix"

Spopola tra i ragazzini ma mette in allarme i genitori. Tiene incollati davanti allo schermo frotte di telespettatori, ma agita presidi e insegnanti. È il fenomeno "Squid Game", la serie tv coreana diventata virale e che trova sempre più emuli tra i giovanissimi. Il che non è un bene, scrive l'edizione odierna de La Repubblica.

Il fil rouge che unisce queste 9 puntate su Netflix, infatti, sono i debiti dei protagonisti. Disposti, insieme ad altri 450 diseredati e poveri in canna, a cimentarsi in giochi dall'apparenza bonaria, pur di appianare la voragine nel loro conto in banca. Si vince e si perde. Nel secondo caso, si viene uccisi davanti a tutti perché non si è stati all'altezza della prestazione.

La circolare della preside

La serie è vietata ai minori di 14 anni ma, a quanto pare, non basta a tenere i più piccoli lontani dallo schermo, spiega Repubblica. Citando proprio un esempio 'fiorentino': Silvia Svanera, preside di una scuola di Rignano sull'Arno (FI) che si è trovata costretta, qualche giorno fa, a lanciare l'allarme.

"I bambini più piccoli giocano a Squid Game e diventano violenti" ha messo nero su  bianco in una circolare la preside del paese del Fiorentino. Raccontando come, per imitare gli attori della serie, alcuni ragazzini picchino i compagni o mimino il gesto di uccidere qualcuno facendo finta di avere una pistola.

La petizione

La serie tv coreana ha preso talmente piede che ora la fondazione "Carolina Onlus" — nata in memoria di Carolina Picchio, l'adolescente lombarda che si tolse la vita qualche anno fa perché vittima di cyberbullismo — ha lanciato una petizione su Change.org. Titolo: "Fermiamo lo Squid Game". In un giorno  e mezzo sono già state raccolte 7mila firme.

Allerta nelle scuole

Nel frattempo dalle scuole emergono le prime denunce per l'effetto "squid game". In una scuola media di Torino, un ragazzo è stato colpito da un ceffone perché "reo" di non aver superato una prova orchestrata da alcuni compagni. Un altro ragazzino, per punizione, ha visto invece volare il suo zaino dalla finestra. Episodi analoghi, riporta sempre La Repubblica, si sono ripetuti a Milano e a Firenze. Tanto che alcuni dirigenti scolastici stanno organizzando chat per allertare i genitori.

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