rotate-mobile
Cronaca

Costa toscana: la metà occupata da concessioni balneari, in alcuni tratti si arriva al 90%

Pubblicato il dossier 'spiagge' di Legambiente: "Sempre più difficile trovare spiagge libere". Si aggiungono erosione, "crisi climatica" e inquinamento

Spiagge ed aree costiere "sempre più vulnerabili per la 'crisi climatica', ma anche al centro della discussione politica per le concessioni balneari". Così Legambiente Toscana, che denucnia come a pesare sulla situazione delle coste toscane siano da un lato "riscaldamento delle acque del mare, erosione, eventi meteo estremi" e dall'altro il libero accesso alle spiagge, sempre più difficile.

“La costa toscana è sotto pressione. Sull’ambito costiero si concentrano il 21% del consumo di suolo regionale e tra antropizzazione, densità delle concessioni balneari (coi record di occupazione dei litorali oltre il 90% del tratto apuo-versiliese) e frequenza degli 'eventi meteorologici estremi'", dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, commentanto il report “Spiagge 2023. La situazione e i cambiamenti in corso nelle aree costiere italiane”, uno studio che mappa tutta la situazione nazionale.

E se da una parte Legambiente denuncia "la gravità della crisi climatica in atto", con un "riscaldamento delle temperature medie marine e terrestri" , per quanto riguarda l’accessibilità degli arenili per la cittadinanza nella nostra regione, "secondo la stima effettuata da Legambiente sui dati SID e su immagini satellitari, ci sono 5090 concessioni del demanio marittimo, 1481 concessioni per stabilimenti balneari e 172 per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici, ossia un 52% di costa bassa occupata da concessioni, 10 punti percentuali al di sopra della media nazionale", anche se lontano dalle punte di regioni messe molto peggio, come Liguria, Emilia-Romagna e Campania.

La fotografia che emerge è quella di un Paese "dove è sempre più difficile trovare una spiaggia libera dato che ancora non esiste una norma nazionale che stabilisca una percentuale massima di spiagge che si possono dare in concessione".

Inoltre, prosegue l'associazione "il governo nell’ultimo mille proroghe ha tentato di allungare la validità delle concessioni fino al 31 dicembre 2024. Una proroga che il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima. In questo quadro l’unico passo avanti che Legambiente registra è che, finalmente, con via libera arrivato in questi giorni dal consiglio dei ministri arriva il decreto sulla mappatura delle concessioni in Italia, richiesta avanzata da anni dall’associazione ambientalista e su cui ora bisogna accelerare il passo per avere finalmente aggiornamenti e dati affidabili". (Foto d'archivio)

In un anno in Toscana oltre 2mila reati ambientali

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Costa toscana: la metà occupata da concessioni balneari, in alcuni tratti si arriva al 90%

FirenzeToday è in caricamento