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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Porno David nei mercati? Si vuole bandirli dai centri Unesco

I souvenir trash venduti sulle bancarelle del centro non rispetterebbero il decoro cittadino. L'attacco è del vicesindaco che ha invitato la Regione a intervenire

Da capolavoro rinascimentale a “re del trash”. E’ il celebre David di Michelangelo che, con le sue parti basse raffigurate in ogni salsa, sbaraglia da sempre il mercato del souvenir. Non paghi di troneggiare su boxer, calamite da frigo e tazze da caffè, gli attributi della statua si sono fatti spazio anche a Palazzo Vecchio diventando oggetto di dibattito. La questione? Troppa volgarità potrebbe mettere a repentaglio l’immagine di Firenze, che resta pur sempre patrimonio dell’Unesco e che, come tale, dovrebbe tenere alta la bandiera del decoro e della qualità.

IL COMUNE - Unire in un fronte comune i cinque gioielli Unesco della Toscana (Firenze, Pisa, San Gimignano, Pienza e Siena) per combattere il cattivo gusto dilagante nei mercatini e salvaguardare il decoro delle città. La proposta arriva direttamente dal vicesindaco Dario Nardella che, ispirato dalla vicina Pisa che sta sanzionando con multe da 500 euro i venditori di boxer con la Torre Pendente a forma di fallo, ha programmato entro fine mese un vertice con i quattro sindaci. «Vorremmo più qualità per le nostre città-gioiello, ma abbiamo le armi spuntate» ha dichiarato sulle pagine di Repubblica il numero due di Palazzo Vecchio che, da qualche settimana, porta avanti una vera e propria crociata in nome del decoro cittadino. Lamentando la mancanza di poteri del Comune per intervenire sul riassetto dei mercati sferra il suo attacco: “La Regione batta un colpo, non può preoccuparsi solo di tenere al riparo le licenze degli ambulanti dalla direttiva comunitaria Bolkestein”. Quello di Nardella è un invito a fornire “un supporto attivo nella gestione dei mercati che fino a questo momento non c’è stato”.

LA REGIONE - Il Comune chiama? La Regione risponde via facebook e stronca la polemica sul nascere. "Il Comune, se vuole può intervenire - ha scritto il presidente Enrico Rossi sulla bacheca del social network - perchè la legge regionale c'è". E’ la numero 28 del 2005, art.98, comma 3, secondo la quale “i Comuni possono introdurre nei mercati limitazioni alla vendita di particolari prodotti".  E conclude la nota propositivo: "Se invece si deve fare altro ancora siamo ben contenti di ricevere proposte e suggerimenti".



Souvenir trash



LA VOCE DEGLI AMBULANTI -  “Non sono certo di grande qualità ma certi tipi di gadget vanno per la maggiore”. Sono le parole di Marco, gestore di un banchetto di souvenir in San Lorenzo, che ammette che, a dettar legge, è la richiesta del mercato. “Mi sembra eccessivo arrivare alle multe per un paio di mutande con un pisello...insomma...non siamo in chiesa”. Tra chi ridacchia divertito e chi fa spallucce e si dichiara “disposto a rinunciare” ai souvenir sexy, c’è anche chi legge il monito del vicesindaco come l’ennesimo attacco alla categoria.

Da qualche settimana infatti si parla di un piano di riassetto dei mercati del centro che potrebbe comportare, come dichiarato da Nardella, una riduzione delle concessioni o trasferimenti delle bancarelle lontano dai luoghi Unesco. Solo proposte e ancora niente di fatto ma le voci minacciose bastano a lanciare l’allarme e a creare scompiglio tra gli storici ambulanti fiorentini. “La pressione da parte della giunta è continua, prima sulla posizione di rendita, poi sulle dimensioni dei banchi e ora sulla qualità delle merci vendute” dichiara Massimo Lombardi, presidente dell’Associazione Cassettai Fiorentini che raccoglie i 14 storici banchi che occupano a rotazione le piazze della città.

Tra l’altro, secondo quanto riferito da Lombardi, i moniti di Palazzo Vecchio sulla qualità dei prodotti sembrerebbero infondati dal momento che “l’80% degli articoli esposti sono di artigianato locale”. E il restante 20? “E’ evidente che il made in China ci permette, su certi articoli, di restare dentro il mercato. Non possiamo pagare un pinocchio di legno 3 euro perchè saremmo costretti a rivenderlo a 6 e nessuno lo comprerebbe”. Per non parlare del fatto, conclude il Presidente, che “gli stessi souvenir dissacranti sono in vendita al nuovo Hard Rock Cafè, fiore all’occhiello della nuova giunta, dove è possibile acquistare una spilletta con un David in versione rockstar, che con una mano suona la chitarra e con l’altra fa le corna, alla bellezza di 13 euro.”

I SINDACATI - Dal fronte dei sindacati le previsioni sono ottimiste e la ricerca del “compromesso” sembra essere l’unica pista possibile. “Per quanto riguarda la merceologia stiamo cercando di trovare un accordo con l’amministrazione” ha dichiarato Marcello Torelli della Cisl. L’obiettivo? “Tutelare da un lato l’artigianato locale e dall’altro tenere conto della varietà del mercato: non è possibile pensare di ridurre il turismo fiorentino a un fenomeno d’elitè, non tutti comprano la guida della città, c’è anche chi preferisce divertirsi comprando altro”.

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