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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Immigrati: tratta di esseri umani, 55 arresti. Una base a Firenze

Un cartello faceva arrivare clandestini dall'Africa e dopo averli muniti di documenti falsi li avviava verso paesi europei. Arrestato un mediatore culturale dell'Ambasciata italiana a Nairobi

Cinquantacinque persone sono finite in manette nell’ambito di un’operazione condotta da Polizia e Guardia di Finanza, coordinata dalle procure di Catania, Firenze e dalla Direzione nazionale antimafia (Dna), contro due organizzazioni somali accusate di traffico di essere umani. L’indagine, durata un anno e mezzo, ha portato a scoprire come i due sodalizi favorissero l’immigrazione clandestina di cittadini africani che dopo un transito in Italia si dirigevano verso paesi del Nord Europa.

L’operazione denominata 'Boarding pass', partita dalla procura di Modica, ha portato ad accertare responsabilità per 48 cittadini i somali, e di altri sette loro connazionali sul territorio fiorentino.
Le operazioni sul territorio nazionale sono state condotte da Polizia di Stato (Servizio Centrale Operativo e Squadra Mobile di Ragusa) e della Guardia di Finanza (GICO e Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze), mentre i profili internazionali sono stati curati da Eurojust che ha ottenuto la collaborazione delle diverse Autorita' giudiziarie straniere.

SISTEMA - Il cartello criminale, appoggiandosi a basi in Kenya e Libia, faceva far tappa ai migranti a Malta e Grecia per poi smistarli sul territorio italiano. Numerose le città interessate come Roma, Milano, Torino, Firenze, Prato, Bergamo, Cuneo e Napoli. Città che godevano anche della vicinanza di aeroporti con compagnie low cost con voli indirizzati verso le capitali europee. Il cartello infatti forniva agli extracomunitari dei documenti falsi in modo da permettergli di imbarcarsi senza alcuna preoccupazione verso i paesi del Nord Europa. Anche qui sono state individuate cellule dedite all’accoglienza degli immigrati.

Non mancano due arresti eccellenti: Abdurahman Hussein Mohamed mediatore culturale presso l'Ambasciata italiana di Nairobi, considerato il punto di riferimento per l'ottenimento, illecito, dei visti d'ingresso in territorio italiano, e Bashir Ali Mohamed Sheik collaboratore dell'organizzazione internazionale World Food Program.

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