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Cronaca Via Girolamo Minervini

Sollicciano: detenuti gettano olio e appiccano fuoco, ustionato un agente

Anche un braccio fratturato per l'agente. Uil-Pa: "Rischio escalation, amministrazione penitenziaria intervenga"

Ieri, poco dopo la mezzanotte, due detenuti del reparto giudiziario del carcere di Sollicciano, richiamata l’attenzione del personale di polizia penitenziaria, hanno buttato dell'olio sul pavimento della sezione, provocando la caduta del preposto di sorveglianza.

I detenuti, mentre l’agente era a terra, hanno appiccato il fuoco all’olio e le fiamme hanno avvolto a divisa del malcapitato poliziotto, ustionandolo. Poi i due carcerati hanno devastato la camera, distruggendo tutte le suppellettili. Ne dà notizia il segretario generale regionale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria, Eleuterio Grieco.

Tensione a Sollicciano: aggredito poliziotto

“La gravità è dimostrata dalla premeditazione dovuta al modus operandi dei ristretti che hanno agito con l’intento di cagionare un danno al personale, infatti il poliziotto ha riportato una diagnosi di trenta giorni per frattura del braccio e solo grazie all’intervento di altri operatori lo stesso non ha riportato danni gravi da ustione" dichiara Grieco.

“E’ di tutta evidenza - aggiunge Grieco - che i nostri appelli sulla drammaticità di Sollicciano per le continue aggressioni e minacce al personale di polizia, non abbiano trovato alcuna attenzione da parte dell’amministrazione penitenziaria. Ribadiamo la necessità urgentissima di assegnare un comandate e un direttore titolare che possano governare la struttura prima che la situazione diventi esplosiva con conseguenze ancora più gravi”.

Carcere di Sollicciano: morto un detenuto

Dopo l’evento critico, peraltro, i detenuti responsabili sono rimasti ristretti nella medesima sezione per mancanza di posti in altri reparti, "con il rischio che si determini nella popolazione detenuta una sorta di senso di immunità rispetto alle proprie azioni" choisa il sindacalista.

Per poi concludere: "L’evento di stanotte è da considerarsi un balzo in avanti nell’aggressività dimostrata. Se non si interviene immediatamente, si rischia una escalation dagli esiti imprevedibili sia dal punto di vista di incolumità fisica del personale che di sicurezza dell’istituto”.

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