Sollecito 'bloccato' in aeroporto ma poi prende il volo. Il padre: "Già a casa"
La polizia dell'aeroporto di Peretola lo ha fermato mentre si imbarcava su un volo diretto a Parigi. La sentenza sul processo Meredith si terrà il prossimo 15 gennaio
Il giorno dopo la lunga requisitoria del pg Alessandro Crini nel processo d’appello di Firenze sull’omicidio di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito lascia la città. In aereo.
Infatti, come testimonia la Nazione, uno dei due imputati per l’assassinio di Perugia, l’altro è Amanda Knox che ha fatto sapere di non voler tornare in Italia, è volato alla volta di Parigi.
Sollecito però non è passato 'inosservato', anzi. La Polaria ha fermato il giovane, su cui pesa una condanna in primo grado a 25 anni per omicidio, all’aeroporto di Peretola. Effettuando poi delle verifiche con la procura per capire se potesse o meno salire a bordo del volo dell'Air France. Telefonate, domande e una lunga attesa a cui poi è seguito il via libera.
La famiglia di Raffaele, va ricordato come lui sia stato presente alle udienze in aula dopo essere tornato da un viaggio a Santo Domingo, ha da tempo fatto capire che la vita del giovane sarebbe “proseguita fuori dall’Italia”. Quindi il quotidiano chiede:
E dunque la domanda è una: Sollecito sarà in aula il giorno della sentenza, il 15 gennaio, o — come Amanda — si guarderà bene dal tornare in Italia, temendo una nuova condanna e il carcere?
IL PADRE - “Raffaele è già tornato a casa”: così Francesco Sollecito, padre del giovane ha commentato così la notizia, pubblicata dal quotidiano fiorentino. Non è voluto entrare nel merito del viaggio fatto dal figlio nella capitale francese. Ha invece voluto evidenziare come il giovane sia già con la famiglia in Puglia. Il padre poi ha sottolineato, parlando con l'ANSA, che Raffaele “è un libero cittadino, con il passaporto perfettamente in regola che gli permette di recarsi dove ritiene opportuno”. “Posso dire – ha aggiunto – che a Natale sarà in vacanza per qualche giorno all'estero. Poi tornerà in Italia”. Ed infine ha ribadito di essere certo che il processo in corso a Firenze dimostrerà l'estraneità alle accuse del figlio e di Amanda Knox.
