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Cronaca

Presidio senegalese: attacco al sindaco Nardella, solidarietà da tutto il mondo politico

Primo a scusarsi Pape Diaw rappresentante della comunità fiorentina

Oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella ha ricevuto spunti e insulti dai partecipanti al presidio della comunità senegalese vicino al ponte Vespucci in ricordo del connazionale ucciso con 6 colpi di pistola lunedì scorso. "Non siamo per l'intolleranza e la violenza queste manifestazioni non fanno bene" ha detto Nardella costretto ad abbandonare il presidio. Immediate le scuse da parte del rappresentante della comunità senegalese a Firenze Pape Diaw. Solo l'Imam della città Izzedin Elzir è riuscito a riportare la calma sul lungarno. In serata è arrivata la solidarietà da parte del mondo delle istituzioni (dai sindacati a tutte le forze politiche).

Sputare addosso a una sindaco è una violenza inaccettabile, la notizia che Dario Nardella è stato aggredito da esponenti dei centri sociali è davvero gravissima”. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani esprime a nome dell’assemblea toscana “un affettuoso saluto e tutta la vicinanza al sindaco di Firenze per quanto subito nello svolgimento del suo ruolo istituzionale”.

Una delegazione senegalese che comprende il console onorario a Firenze, Eraldo Stefani e la deputata dell'Assemblea nazionale senegalese, Mame Diarra Fam, è stata ricevuta a Palazzo Sacrati Strozzi dall'assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli. Mame Fam, che indossava una fascia a strisce rossa, gialla e verde, i colori della bandiera del suo Paese, ha detto di non credere alla casualità, quanto piuttosto alla premeditazione, ma di aver fiducia che saranno gli inquirenti italiani a fare chiarezza su questo punto. Commentando l'episodio che nel pomeriggio ha visto il sindaco di Firenze contestato, spintonato e costretto ad allontanarsi dal ponte Vespucci dove era invitato dalla dalla comunità senegalese, l'assessore Bugli ha detto che la Regione "condanna fermamente chi intende strumentalizzare il dolore di un'intera comunità".

 Ad esprimere solidarietà al sindaco anche il sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi della lista Lorenzin: "Non cediamo alla demagogia da qualsiasi parte arrivi, l'unico antidoto sono il dialogo, l'ascolto e il buonsenso".

"L’odio e la violenza, da qualunque parte vengano, non sono la risposta, mai, e non possono avere spazio in una società democratica e nella nostra Firenze", ha fatto sapere la Cisl fiorentina
 

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