Ciao Sofia, il saluto commosso di Firenze alla "bambina farfalla" / FOTO

Questa mattina nella basilica di San Miniato al Monte a Firenze si sono tenuti i funerali di Sofia De Barros. Conosciuta come la "bambina farfalla", Sofia aveva otto anni ed era affetta da leucodistrofia metacromatica, si è spenta la notte tra il 30 e il 31 dicembre. "Questa mattina mio figlio mi ha chiesto: mamma dove vai? Gli ho risposto sto andando a salutare un piccolo angelo", è il racconto di una delle mamme dell'associazione Voa Voa nata su iniziativa di papà Guido e mamma Caterina. L'associazione, molto attiva all'ospedale pediatrico Meyer, offre un sostegno alle famiglie e ai bambini affetti da malattie rare (come Sofia). 

Davanti alla basilica di San Miniato palloncini celesti e bianchi e poi le letterine di Babbo Natale dei bambini del Voa Voa. "Quest'anno vorrei andare meno all'ospedale" oppure "Vorrei che ci fossero più fondi per la ricerca sulle terapie palliative". Tantissimi i fiorentini che hanno voluto rendere omaggio alla piccola mettondo un laccio azzurro al braccio e  il simbolo dell'associazione sul petto. 

Nel 2013 i genitori avevano iniziato a seguire il metodo Stamina di Davide Vannoni, all’interno degli Spedali Civili di Brescia, che prevedeva le infusioni a base di staminali. E Sofia ne trovava giovamento ma sia Guido che Caterina sapevano che non sarebbe potuta guarire. Poco dopo Vannoni venne condannato e le infusioni vietate.

Anche stamani mamma Caterina, figlia del conosciutissimo professore dell'Università di Firenze Cosimo Ceccuti, ha voluto sottolineare che la figlia non deve essere ricordata per il metodo stamina. Sofia negli anni è diventata un simbolo della lotta alle malattie rare. La mamma ha preso parola anche durante la funzione. "La nostra bimba ci ha insegnato a vivere - ha detto la donna -. Prima io e Guido abbiamo guardato la foto di Sofia e abbiamo sorriso, nostra figlia è diventata un messaggio di amore e bellezza per tutti".

Funerali Sofia