Società della Salute il sostegno di Federsanità Anci Toscana

“La recente nota con la quale, in risposta alla sentenza n.326/10 della Corte costituzionale ha espresso la volontà di attivare un percorso cadenzato con la costruzione di tavoli di confronto per affrontare il tema delle Società della Salute risulta al sistema dei comuni molto gradita in una fase che ha bisogno di percorsi istituzionali certi”.
Con queste parole Giorgio Del Ghingaro, presidente di Federsanità Anci Toscana, commenta la nota con cui l’assessore regionale al Diritto alla salute Daniela Scaramuccia è intevenuta sulla sentenza della Consulta che ha respinto il ricorso della Regione Toscana contro la Finanziaria 2009, che prevede tra l’altro “la soppressione dei consorzi di funzioni tra gli enti locali”.
In una lettera indirizzata alla stessa Scaramuccia, Del Ghingaro sottolinea l’importanza, per i Comuni, di “rafforzare e consolidare i tavoli istituzionali e tecnici aperti, che stanno lavorando con profitto e possono dare un contributo fondamentale allo sviluppo equilibrato e condiviso del sistema, attraverso il patrimonio di esperienze accumulato”.
La sperimentazione prima e la messa regime poi, con apposita legge regionale, delle Società della Salute, è stata vista da Federsanità Anci Toscana con grande interesse. Attualmente in Toscana sono in corso 28 percorsi di costituzione di SdS, che coinvolgono 242 amministrazioni comunali e tutte le aziende Usl della regione, 9 delle quali partecipano con tutte le zone-distretto ad esse afferenti, raggiungendo quasi 3.250.000 persone, pari circa all’88% della popolazione regionale.

“All’indomani della sentenza della Corte costituzionale n.326 del 17 novembre 2010 che pone forti interrogativi sulla forma giuridica finale – commenta Del Ghingaro – il sistema dei Comuni e delle Aziende sanitarie, che hanno già ampiamente investito su questa nuova forma organizzativa, dando fiducia ai rapporti istituzionali, professionali e comunitari, apprendono con soddisfazione della decisa presa di posizione della Regione Toscana in merito alla sentenza stessa, che non mette in discussione le Società della Salute in quanto tali”.