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Cronaca Le Cascine / Via del Ponte alle Mosse

Smog alle stelle in via Ponte alle Mosse, ma per il Comune non vale

La centralina Arpat in via Ponte alle Mosse nel 2012 ha fatto registrare 68 superamenti dei limiti di legge, quest'anno già 29. Stasera incontro pubblico tra residenti

L’inaugurazione della ‘nuova’ piazza San Jacopino è stata festeggiata solo alcuni giorni fa in pompa magna dall’amministrazione comunale, col sindaco Matteo Renzi in prima fila con forbicioni e nastro tricolore da tagliare per ufficializzarel’evento. Non tutti però nel quartiere sono contenti: “Rifare la piazza è costato quasi un milione di euro, ma la viabilità non migliorerà di molto - spiega Maurizio Da Re, fondatore di ‘sTraffichiamo Firenze’ -. Viviamo nell’area più inquinata di Firenze e di tutta la Toscana”.

A prima vista, leggendo i dati Arpat, quelli su cui si decidono i vari provvedimenti e blocchi del traffico in seguito allo sforamento dei limiti di legge, la situazione non parrebbe così grave. A guardar meglio si scopre però una classificazione strana delle centraline di rivelamento.

A Firenze e dintorni ci sono diverse centraline Arpat che registrano l’inquinamento atmosferico e la concentrazione nell’aria del famigerato PM10, le tristemente note polveri sottili (ci sarebbero pure le PM2,5, ancor più sottili, ma questa è un’altra storia). Alcune centraline sono situate in zone dense di traffico (e di persone), come quelle in viale Antonio Gramsci e in via Ponte alle Mosse, quest’ultima più o meno a metà strada tra piazza Puccini e piazza San Jacopino, altre sono poste in aree decisamente meno soggette a smog: nel giardino di Boboli, ai giardini di viale Bassi (Campo di Marte), una nella piana di Scandicci, un’altra a Settignano. E qui viene il bello: le prime due (viale Gramsci e Ponte alle Mosse) sono classificate come “stazioni di traffico”, le altre come “stazioni di fondo”.

“E’ una vera e propria mistificazione – si sfoga, senza mezzi termini, Da Re -. I dati sull’inquinamento e i provvedimenti restrittivi conseguenti vengono presi solo in base alle rilevazioni misurate dalle centraline “di fondo”, a Boboli o ai giardini di viale Bassi, ma è ovvio che in questi casi la concentrazione di smog è molto minore. Solo in Toscana esiste una tale classificazione”. Tra l’altro a Boboli non ci vive nessuno, via Ponte alle Mosse ha invece una concentrazione abitativa piuttosto alta: “Ed ha la centralina che in tutta la Toscana supera il limite di PM10 il maggior numero di volte”. Nel 2012 ben 68 volte (il limite di legge è 35).

“In questi primi 3 mesi del 2013 siamo già a 29 sforamenti”, prosegue Da Re. Sono meno rispetto a quelli dello stesso periodo del 2012 (42). Ma il merito sembra soprattutto del tempo: “E’ risaputo che la pioggia abbatte lo smog, e queste ultime settimane sono state eccezionalmente piovose”. E se da un lato il Comune della pioggia se ne lamenta perché facilita la formazione delle buche, dall’altro si
dimentica di ringraziarla per la pulizia dell’aria che respiriamo tutti i giorni.

Per la cronaca, ecco gli altri giorni di sforamento dei limiti relativi alle PM10 rivelati in questo inizio 2013: Scandicci 9, viale Bassi 5, Boboli 6, viale Gramsci 22. Ma quest’ultima, come via Ponte alle Mosse, non fa testo. Gli abitanti del quartiere si sentono presi in giro, perché l’inquinamento può causare gravi problemi respiratori e cardiaci.  E così per questa sera hanno organizzato alla scuola media Verdi di via Monteverdi un incontro pubblico aperto alla cittadinanza sulla questione. I comitati promotori sono EquipeGas, Rete No Smog Firenze, ISDE Medici per l’Ambiente, Terra!, sTraffichiamo Firenze e Medicina Democratica. “Sarà un’occasione per fare il punto sulla situazione e condividere informazioni ed idee con il quartiere”, conclude Da Re, che per il futuro non esclude manifestazioni di protesta.

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