Uffici postali, sindaci in piazza a Firenze: "La battaglia contro le chiusure continua"

Sindaci in piazza, questa mattina, di fronte alla sede di Poste italiane in via Pellicceria, per dire no alla chiusura di 59 uffici postali in Toscana. Con loro, al presidio promosso dall'Anci, rappresentanti dei sindacati, delle amministrazioni comunali e della politica toscana. Il gruppo, circa un centinaio in tutto, prima ha manifestato fuori dalla sede per poi entrare dall'ingresso di piazza della Repubblica con bandiere e striscioni.

"Continueremo a lottare contro il piano di Poste di chiusura di ben 59 uffici postali, in zone dove gli sportelli costituiscono veri e propri presidi sociali, soprattutto per anziani e persone in difficoltà - spiega Sergio Chienni, vice-presidente di Anci Toscana -. La nostra azione prosegue su due fronti: giuridico, con un ricorso al Tar, perché i Comuni non sono stati adeguatamente coinvolti, e politico, con iniziative di mobilitazione come quella di oggi".

"La politica eviti la chiusura dei 59 uffici postali. Le scelte vanno riviste nell'interesse dei cittadini, perché è proprio nelle zone periferiche della Toscana che il valore degli uffici postali è più alto", commenta Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Regione. Non ha invece potuto partecipare, come invece aveva annunciato, il presidente della Regione Enrico Rossi, apertamente schierato contro il piano di chiusure portato avanti da Poste, per impegni istituzionali all'estero. Ha però mandato un messaggio.

"La manifestazione è importante perché riguarda migliaia di toscani, mi spiace molto non aver potuto partecipare  - le parole di Rossi -. Mi attendo che il prossimo tavolo col governo per risolvere la questione avvenga ad uffici postali aperti". Chissà se sarà accontetato: ufficialmente i tagli scattano infatti da lunedì prossimo, 7 settembre.