rotate-mobile
Cronaca

Sicurezza ospedali, la denuncia: a Torregalli crescono aggressioni e furti

Lo dice la Cisl che attacca: "c'è chi ruba i computer per procurarsi le dosi, ubriachi per i corridoi, nomadi che hanno rubato negli armadietti". Il problema? "Molti reparti hanno le porte aperte perché i citofoni sono rotti"

All’ospedale Torregalli, tra Scandicci e Firenze, si registrano “aggressioni sempre più frequenti, furti e una carenza di sicurezza diffusa e crescente”. E’ la situazione denunciata dalla Cisl che aggiunge: “I casi di aggressioni ai lavoratori sono ormai la seconda causa di infortuni in azienda- dice Andrea Ferrini della Cisl di Firenze e Prato- e sono sicuramente sottostimati, perché vengono registrati solo quando qualcuno finisce in pronto soccorso”.

Negli ultimi 3 anni, gli fa eco Alfredo Mazzarella, della Fp-Cisl, coordinatore Rsu della Asl 10, che a Torregalli lavora, “siamo stati testimoni di tante situazioni incresciose: individui che hanno rubato i computer per procurarsi le dosi, ubriachi che giravano per i corridoi dell’ospedale con sigarette accese e alcool in mano senza che nessuno li fermasse, nomadi che hanno rubato negli armadietti degli operatori e nei reparti; tutto perché le porte di molti reparti hanno il citofono fuori uso e quindi non possono essere chiuse. Ciò ci lascia alla mercè di chiunque voglia entrare, anche nelle ore adibite a svolgere le attività di reparto”.

Il problema, dice il sindacato, riguarda soprattutto i reparti di medicina, dove, raccontano i delegati Fp-Cisl, non sono stati installati i pannelli con il codice di sicurezza per l’apertura delle porte, come invece, ad esempio, nei reparti di pronto soccorso, rianimazione e dialisi. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sicurezza ospedali, la denuncia: a Torregalli crescono aggressioni e furti

FirenzeToday è in caricamento