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Cronaca

Decreto sicurezza, sinistra contro Nardella: “Taser ai vigili urbani? Follia”

Approvato il 'decreto Salvini', Grassi (Firenze riparte a sinistra): “Tra il sindaco e i leghisti sempre meno differenze”

Dare il taser anche ai vigili urbani “è pura follia. Se non mi sorprende, però, che il comandante 'filo Lega' Casale ne sia entusiasta e non veda l'ora di farlo provare agli agenti della polizia municipale, piuttosto sono sorpreso che Nardella alzi le mani e, nascondendosi su un aspetto tecnico, rinvii al comandante dei vigili la scelta su uno strumento, un'arma, sperimentato e utilizzato da nazioni che adesso tornano indietro”.

Lo sottolinea Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, che all'agenzia 'Dire' commenta così la sperimentazione della pistola elettrica prefigurata dal comandante della polizia municipale di Firenze Alessandro Casale, una volta approvato il decreto sicurezza voluto dal ministro degli Interni Matteo Salvini.

Proprio “quel decreto – aggiunge - su cui il Pd ha votato contro in Parlamento e di cui il consiglio comunale di Firenze ha chiesto di sospenderne gli effetti e di bocciarlo politicamente”.

Nardella, attacca ancora Grassi, “sa di cosa si parla o la politica sulla polizia municipale e la sicurezza è appaltata al comandante Casale? Lo dico perché mettere il taser sulle mani dei vigili è pura follia".

Anche per questo, conclude, “se il prossimo anno, dopo le elezioni, arriverà a Firenze un sindaco leghista, abbiamo sempre meno motivi per credere che si vedranno differenze rispetto all'amministrazione Nardella”.

Nella polemica tra Nardella e le opposizioni di sinistra nelle scorse settimane si è inserita anche la provocazione della Lega, che con il consigliere regionale Jacopo Alberti ha offerto al sindaco una tessera del partito "perché ha finalmente capito che sulla questione sicurezza c'è bisogno di una svolta".

Firenze è tra le città dove, a partire da inizio settembre scorso, è partita la sperimentazione del taser, fornito ai carabinieri e già utilizzato, per esempio, in un'occasione alla Fortezza da Basso.

Sull'utilizzo della cosiddetta 'pistola elettrica', molto utilizzata negli Stati Uniti (dove ha causato anche molti morti), restano fortemente contrarie numerose associazioni che si occupano di diritti umani, a partire da Amnesty International e Antigone, che ha sottolineato che a partire dal 2000 sarebbero stati circa 1.000 i morti causati da questo tipo di pistola.

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