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La mobilitazione / San Jacopino

Sicurezza, manifestazione dei comitati il 25 sul Ponte Vecchio

L’appello: “Indossate un giubbotto giallo catarifrangente, perché siamo tutti steward”

Scenderanno in piazza giovedì 25 alle 11, con una manifestazione sul Ponte Vecchio per chiedere più sicurezza i tanti comitati cittadini riuniti ieri sera in San Jacopino al circolo Pescetti. Un incontro operativo, una cinquantina le persone presenti in rappresentanza delle varie realtà del centro storico e non solo: Borgo Ognissanti, Leopolda Viva, Ex Teatro Comunale, Cittadini attivi San Jacopino, Piazza Leopoldo e altri ancora.  

Le richieste alle istituzioni sono sempre le stesse, quelle ribadite di recente anche via Pec per sollecitare un ‘decreto Caivano’ anche per Firenze: militari in strada, il poliziotto di quartiere, pattuglioni più frequenti e l’apertura di un Cpr anche in Toscana. Richieste che, denunciano, sono rimaste inascoltate. 

E così il passo successivo è la manifestazione: si discute su quando e dove farla, “davanti alla Prefettura è troppo scontato, ci vanno tutti”, avverte Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto che propone via Tornabuoni. Alla fine prevale Ponte Vecchio come suggerito da Raffaele Madeo di Ristoratori Italia. Non un corteo, ma un sit in chiamando a raccolta negozianti e residenti, entrambi esasperati per le spaccate “ormai in San Jacopino ce n’è una al giorno”  dice Simone Gianfaldoni e per lo spaccio a cielo aperto.

“Le forze dell’ordine sono inadeguate a una città come Firenze, sappiamo che c’è un problema di risorse”, ammette Giovanni Matino di Leopolda Viva; “manca anche la volontà politica”, attacca Maria Cristina Paoli dell’Ex Comunale, sottolineando la necessità di “azioni immediate nel giro di due-tre settimane”. “È una città che pensa troppo ai turisti e poco ai residenti”, lamenta invece Gianluca Rota di Piazza Leopoldo.

Il rappresentante degli ambulanti “Cento furti al giorno, però multano noi”

L’amministrazione comunale è presente in ogni intervento, ben più del governo, anche se i toni restano sfumati fino all’intervento di Vittorio Pasqua, vicepresidente nazionale degli ambulanti Ana-Ugl: “Nei vari mercati cittadini subiamo circa 100 furti al giorno, tremila al mese. È anche inutile denunciare per un paio di jeans o della biancheria, è più il tempo perso. Però a fine anno il danno è enorme. E in questo il Comune che ha fatto? Ha tolto il presidio dei vigili da San Lorenzo. Sono 950, come vengono impiegati? Di sicuro per farci le multe per una sedia o una borsa fuori posto. Non è accettabile che si accorga del problema sicurezza solo a sei mesi dalle elezioni”.

In piazza con i giubbotti catarifrangenti: “Siamo tutti steward”

Dopo un’ora scarsa di discussione (presenti anche i consiglieri comunali Alessandro Draghi di Fratelli d’Italia e Lorenzo Masi del Movimento cinque stelle) il dado è tratto: in piazza il 25 tutti con un giubbotto giallo catarifrangente “perché siamo tutti steward”, ironizzando su quelli voluti dall’amministrazione, altra scelta contestata e liquidata come inutile, “perché servirebbero di notte, ma di notte non si può perché costano troppo”. Il sit in sarà la prima mossa, anche per “contarsi”, visto il poco tempo a disposizione. Poi a primavera l’obiettivo è organizzare una manifestazione più grande a ridosso del voto. Intanto un primo successo è stato già centrato sottolinea Calleri: “Il tema della sicurezza sarà centrale nella prossima campagna elettorale”.

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