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Shelbox: Solaris3 si ritira, la rabbia dei lavoratori

A poche ore dalla firma dell'accordo che avrebbe trasferito i 108 lavoratori alla newco, la nuova proprietà comunica con lettera che non si farà vedere

“Bene, abbiamo scherzato” in sostanza è quello che è stato detto ai 108 lavoratori della Shelbox, il giorno della firma dell'accordo che avrebbe sancito il trasferimento dei lavoratori alla newco Solaris 3. La ditta interessata a rilevare la produzione di casette di legno a poche ore dalla firma si è ritirata e per il lavoratori della Shelbox il calvario continua.

Una storia di ordinaria follia, potremmo definirla quella della Shelbox, leader nella costruzione di unità abitative con ordini in arrivo, parziali già prodotti ma che a marzo 2013 è stata dichiarata fallita.  Questa mattina l'ultimo atto, un incontro in Provincia di Firenze con il presidente Andrea Barducci, il segretario provinciale della Fiom Daniele Calosi, la Rsu ed il Sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni e una numerosa rappresentanza di lavoratori. Assenti dal tavolo i rappresentanti della Di Lauro Consulting e della Solaris3.

“Abbiamo appreso con profondo rammarico – commenta il Presidente della Provincia Andrea Barducci - che la cordata di imprenditori che oggi doveva firmare per l'acquisizione della Shelbox, ha comunicato che non l'avrebbero più fatto. Purtroppo questo determina la non possibilità alla cassa integrazione e quindi il licenziamento di tutti i 108 lavoratori dell'azienda, ai quali viene preclusa la speranza e la possibilità di tornare al proprio lavoro. È stato confermato l'impegno delle istituzioni a tenere aperto il tavolo dell'unità di crisi per mettere in campo tutti gli strumenti volti alla possibile ricollocazione dei lavoratori”.

Un caso quello della Shelbox di Castel Fiorentino, che fa eco ed arriva a stretto giro dopo quello della Mape Tecnol di Barberino di Mugello. Due settori diversi, ma un unico file rouge aziende sane con soldi segmenti di mercato ma in crisi per opinabili scelte aziendali.

“Da domani ai 108 lavoratori della Shelbox arriveranno le lettere di licenziamento – commenta il segretario provinciale della Fiom Firenze Daniele Calosi - e abbiamo chiesto alle istituzioni di attivare percorsi di formazione per i lavoratori. Abbiamo chiesto al tribunale che si è reso disponibile che chiunque rilevi quell'area tenga di conto della forza lavoro presente. E questo è quello che abbiamo chiesto, poi c'è la rabbia, l'indignazione perché ci troviamo di fronte all'ennesima situazione in cui gli imprenditori provano a fare le imprese solo se finanziati dal pubblico. Questo non è accettabile perché il rischio di impresa non lo mettono mai”.

protesta lavoratori Shelbox

Solidarietà ai lavoratori della Shelbox anche dalla consigliera regionale del Pd Vanessa Boretti che definisce la decisione della Solaris 3 “una doccia gelata”.

“Da sabato 6 settembre più di 100 lavoratori saranno in mobilità; bisognerà continuare, dal punto di vista istituzionale, a supportarli con tutti gli strumenti possibili e mi impegnerò personalmente perché la Regione prosegua il suo sostegno in questo senso. Resta l'amaro in bocca per l'ennesima dimostrazione che in questo Paese il problema non è come rendere più semplice licenziare, ma come creare nuova e buona occupazione”.

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