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Sfratti, chiesta moratoria e residenza per tutti pronti a "illegalità di massa"

Resta alta la tensione ed il Movimento di Lotta per la Casa lancia l'allarme per il mese di dicembre che si preannuncia particolarmente difficile per quanti hanno l'esecuzione in vista

Lorenzo Bargelli chiede il blocco degli sfratti in vista delle prossime festività e pretende il riconoscimento della residenza per gli occupanti che non possono usufruire dei servizi pubblici come ad esempio l'istruzione scolastica per i propri figli.

Intanto a Firenze preoccupano le possibili tensioni tra inquilini ed occupanti. "A tutto, in tempi difficili, ci stiamo abituando - lo scrive Lorenzo Bargellini in una lettera aperta indirizzata al Sunia -  sopportare illazioni, falsità, promesse mai mantenute, ma l'uscita del SUNIA negli scorsi giorni ci ha lasciato con l'amaro in bocca. Con L'Unione Inquilini attraversiamo insieme i vorticosi e difficili percorsi della tutela di centinaia di famiglie sfrattate, ma anche nelle mobilitazioni contro lo smantellamento del "diritto alla casa". Con il SUNIA, nonostante le differenze, non ci siamo fatti nessuna guerra, gli prestiamo volentieri gli elenchi degli sfratti, talvolta condividiamo insieme alcuni sfratti. Per questo consideriamo la conferenza stampa svoltasi alle Piagge come forma pericolosissima di nuove guerre tra poveri"

Lanciata la sfida. "Troppo facile oggi generare tensioni tra precari della casa e assegnatari, troppo facile parlare di una legalità che diventa solo rispettare le regole della circolazione dei profitti. Questa legalità fa acqua dappertutto, diventa nota stonata di una società che cancella il diritto alla vita di milioni di donne e uomini. Raccogliamo la provocazione per costruire un movimento di massa che pratica il terreno dei bisogni minimi, e se necessario, anche con aperte forme di illegalità di massa, che unisce migranti e italiani, in una città che deve rimettere al centro l'uguaglianza e il mutuo soccorso, contro il delirio di onnipotenza di coloro che, a Roma e nelle amministrazioni locali parlano solo il linguaggio della meritocrazia, della competizione e della violenza del mercato economico. E' una sfida che vi lanciamo, cercate come sindacato degli inquilini di stare dalla parte giusta, miti e quieti come sempre" sottolinea il leader degli occupanti fiorentini.

Le domande di Bargellini: "Perché il sindacato Sunia non dice che da oltre 15 anni esistono quasi 220 alloggi sfitti di proprietà del Comune e di Casa Spa che marciscono dentro a porte blindate e finestre murate. Perché il sindacato non risponde attivamente sul terreno di una legislazione che ha praticamente distrutto il diritto all'assegnazione di case popolari? Perché il sindacato non parla delle caserme dismesse che dovevano servire per famiglie sfrattate e senza casa, promesse elettorali dei Renzi di turno, e che invece sono in vendita al migliore offerente. Perché il medesimo sindacato tace sul decreto Lupi che mette all'asta interi quartieri di case popolari?"

"E non entriamo ancora nel merito della nuova legge regionale sull'edilizia sociale, ma già sappiamo che questa legge sancisce la fine delle assegnazioni di case popolari" aggiunge Bargellini prima di ricordare che "Nel 2010 il movimento ha sancito un mezzo accordo (non scritto) con la ex amministrazione Comunale. Abbiamo bloccato le occupazioni di case ERP, proprio per evitare guerre tra poveri, sfrattati e senza casa, nativi e migranti, un accordo che prevedeva l'immediata ristrutturazione e assegnazione delle case ERP sfitte, oltre 200 appunto e anche un provvedimento che "sanava" le occupazioni pregresse, alcune addirittura risalenti a fine degli anni 80, una sessantina di alloggi (non migliaia). Noi gli impegni li abbiamo mantenuti, ma le case non sono mai state ristrutturate e assegnate"

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