Seves, operai di Firenze registrano un video per Giorgio Napolitano

Nome, cognome, eta'. Poi due domande: "Se avessi l'opportunita' di parlare direttamente al presidente Napolitano, cosa gli diresti?"; la seconda: "Cosa rappresenta il lavoro?". Ed infine la lettura di una strofa di 'Se questo e' un uomo', la celebre poesia di Primo Levi sull'Olocausto. Si e' svolto cosi' il casting organizzato dall'agenzia di Klaus Davi all'interno della mensa della Seves, la storica fabbrica del vetro arredo di Firenze a rischio chiusura. Una serie di interviste tra alcuni dei 97 dipendenti; da queste saranno selezionati 10 volti per un video-appello che sara' inviato proprio al Capo dello Stato, per salvare i dipendenti e le loro famiglie.

"L'idea- dichiara Gianluca Mammoliti, dell'agenzia di Klaus Davi, che ha curato il casting- nasce da Klaus Davi, che da sempre e' vicino alle aziende e agli artigiani. È quasi d'obbligo affiancare supportare ed affiancare questi lavoratori, che sono delle vere e proprie eccellenze, di fatto dei veri e propri ambasciatori del made in Italy. Il video- continua- sara' montato gia' questo fine settimana. Poi lo consegneremo al presidente della Repubblica, Napolitano".

"Basta 'Grande Fratello' e reality show. Leggo che Mediaset starebbe per spendere dei soldi per rifare 'L'Isola dei Famosi', per intenderci quel programma che si e' distinto per aver ospitato signorine diventate celebri piu' per le cene con i politici che per le loro doti artistiche. Sarebbe bellissimo invece se Rai e Mediaset si unissero per produrre un reality sulla condizione della classe lavoratrice in Italia. Sono certo che su questo anche Renzi sarebbe d'accordo, viste anche le parole che ha detto ieri sul lavoro e che ha sempre ribadito anche di recente". Lo ha detto Klaus Davi, in occasione del casting promosso dalla Cgil Toscana in collaborazione con la sua agenzia di comunicazione per selezionare 10 operai della Seves di Firenze che rivolgeranno un video-appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, allo scopo di sensibilizzare i politici sulla drammatica situazione della fabbrica.

"Il servizio pubblico - aggiunge il massmediologo - dovrebbe occuparsi molto di piu' di lavoro. Massimo Giletti ogni domenica lo fa sistematicamente, ma non e' mai abbastanza. I dati ci dicono che il lavoro sara' la principale emergenza anche per i prossimi anni, per cui sarebbe bellissimo creare un canale sul lavoro e i lavoratori, sulle loro storie, i loro drammi e le loro speranze".

FONTE Agenzia DIRE