Seves, Regione e Comune insistono: trovare un investitore per lo stabilimento | FOTO
I sindacati chiedono con forza la creazione di un tavolo nel quale venga illustrato dettagliatamente il futuro della manifattura fiorentina e dei suoi 97 lavoratori, attualmente in cassa integrazione
Prima riunione del 2014 per il futuro dello stabilimento fiorentino della Seves manifattura storica dei mattoni in vetro cemento. Oggi pomeriggio incontro tra l'assessore regionale Gianfranco Simoncini, le organizzazioni sindacali di categoria, i rappresentanti della proprietà, l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze Sara Biagiotti e un funzionario della Provincia.
"Abbiamo preso atto - ha detto l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Simoncini a conclusione dell'incontro - delle informazioni forniteci dal rappresentante della società riguardo al percorso in atto. Ovvero è stato definito e firmato un accordo per la ristrutturazione del credito fra banche, società e il Fondo Triton: percorso che dovrà portare alla cessione del gruppo in circa 6-8 mesi, dopo la conclusione di una serie di passaggi formali. Esiste dunque una certezza per quanto riguarda il percorso e la presenza di un acquirente”.
Dall'incontro però esce immutato il fatto che “nel business plan che l'azienda ha elaborato, non è previsto un futuro per la sede fiorentina".
“Abbiamo una proposta di accordo presentata da Triton, – commenta l'assessore comunale Sara Biagiotti - ci sarà il percorso della ristrutturazione del debito che poi dovrà essere approvata dal tribunale. Sulla proposta non è prevista però la sede di Firenze. Noi su questo abbiamo chiesto di vedere il piano industriale generale perché è importante capire come ci si muove e ci si organizza. La prossima settimana la proprietà attuale di Seves avrà un incontro con i sindacati proprio per presentare il piano industriale”.
'No' alla chiusura anche dalla Regione Toscana e dagli altri enti che sostengono le richieste dei sindacati di avere un tavolo nel quale venga illustrato dettagliatamente il futuro della Seves.
“A Firenze in questi giorni c'è Pitti - conclude l'assessore Biagiotti - la moda, l'eccellenza, la qualità, il design sono il nostro punto di forza e credo anche, il mattone di vetro cemento che è stato utilizzato da grandi artisti e professionisti per la realizzazione di grandi opere in tutto il mondo. Questo può davvero essere un punto di forza e qualità e non essere considerato alla stregua di qualsiasi altro prodotto realizzato in qualsiasi altra parte del mondo”.
Secco 'no' anche da parte dei sindacati che continueranno con diverse iniziative per non fare calare l'attenzione sulla vicenda.
“Purtroppo siamo ancora in una fase non positiva, – spiega Bernardo Marasco Filctem Cgil - l'azienda ci ha confermato l'intento di chiudere anche se si è detta disponibile a valutare altre proposte per capire se esiste qualcosa che possa salvaguardare i posti di lavoro su Firenze. Quello che chiediamo è la chiarezza. L'azienda deve dare questa disponibilità davvero e non prendere in giro i lavoratori, ma contemporaneamente si deve lavorare sulla chiarezza delle proposte. Sappiamo che c'era una proposta la scorsa settimana e durante l'incontro l'assessore Simoncini ha riferito che è arrivato un altro interessamento. Adesso vogliamo sapere quali sono i progetti di Triton per il mattone di vetro a Firenze”.