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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sesto Fiorentino

Sesto: il museo Richard Ginori passa allo Stato

Il ministero dei beni culturali lo ha pagato 700 mila euro

Il museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino è stato comprato dal ministero dei beni e delle attività culturali. Lo ha annunciato ieri il ministro Dario Franceschini,

"È un impegno mantenuto - ha detto Franceschini - salvata una collezione eccezionale, che è parte fondamentale del patrimonio italiano". L'immobile, spiega il ministro, è stato pagato 700 mila euro, un prezzo inferiore alle valutazioni fatte dall'Agenzia del demanio e dal Tribunale di Firenze.

Entro 120 giorni, precisano dal ministero, saranno cedute al ministero anche le collezioni e gli allestimenti museali della Richard Ginori, beni culturali considerati di eccezionale interesse storico-artistico. La cessione è possibile grazie a un procedimento regolato dalla norma del 1973, che prevede la possibilità di pagare le imposte dirette tramite cessione di beni culturali. Il nuovo museo afferirà al Polo museale della Toscana.

Una buona notizia per la storica manifattura di porcellane di Sesto Fiorentino che ancora è in cattive acque per quanto riguarda la produzione: lo stabilimento produttivo non è ancora stato acquisito dalla nuova proprietà. 

Soddisfazione per l'investimento del Mibact da parte del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. "Manifesto, oltre alla grandissima soddisfazione - ha detto Falchi -, la massima disponibilità del Comune di Sesto a discutere con tutti i soggetti interessati alle forme di gestione del Museo Ginori che, dopo l'acquisto dovrà essere il primo punto dell'agenda per il suo rilancio. E per questo ripropongo l'idea della fondazione di partecipazione: una fondazione mista pubblico privata con soggetti istituzionali e soggetti del territorio. Spero che questo - aggiunge - possa essere di stimolo verso il governo per continuare a lavorare con ancora più forza alla soluzione per la permanenza e il rilancio della manifattura Ginori a Sesto Fiorentino". 

Anche la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi ha voluto esprimere la sua soddisfazione. "Mi auguro che oltre alla salvaguardia di un patrimonio di arte e artigianato artistico di enorme valore per l'Italia e per la nostra comunità - ha detto Di Giorgi - questo importante acquisto possa incentivare il superamento di una situazione di empasse che da troppo tempo si sta ripercuotendo sulla produzione e sul futuro di quelle professionalità che sono l'anima della Manifattura Ginori".

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