Rifiuti, sequestrati due impianti di recupero in Valdisieve: 7 denunciati

Sette denunciati, multe per 800mila euro e due impianti di recupero rifiuti sequestrati, di cui uno dissequestrato a seguito del completamento delle operazioni di messa a norma da parte dei titolari. Questo il bilancio di un'indagine, durata oltre un anno e coordinata dalla procura, condotta dal Corpo forestale dello Stato e dalla polizia provinciale, con l'ausilio dei funzionari Arpat.

Gli inquirenti, da quanto reso noto in un comunicato diffuso, hanno accertato numerose irregolarità nella gestione dei rifiuti da parte dei titolari dei due impianti: i reati contestati sono, a vario titolo, "il traffico illecito di ingenti quantitativi di rifiuti al fine di conseguire un ingiusto profitto, il trasporto di rifiuti speciali pericolosi accompagnati da formulari incompleti e/o inesatti, la gestione abusiva, giacché compiuta senza autorizzazione, di rifiuti pericolosi e non pericolosi, il trasporto o smaltimento degli stessi in violazione delle autorizzazione possedute".

Contestata, per uno dei due impianti, anche l'inosservanza dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia) e lo scarico delle acque direttamente nella fognatura comunale senza alcuna autorizzazione e senza che subissero un trattamento di depurazione. Accertate dagli investigatori altre irregolarità commesse sia da personale dei due impianti che dai titolari delle ditte loro clienti, che hanno portato alla contestazione a 20 persone di oltre 250 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di oltre 800.000 euro.