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Senegalese ucciso, la rabbia di Pape Diaw: "In Italia si spara ai neri" / VIDEO

Lo storico esponente della comunità senegalese: "Un africano di nuovo ammazzato a Firenze, chi ha sparato non è un pazzo"

"L'Italia è diventato il Paese dove si spara ai neri per strada. Chi ci ha portato a questa situazione ne tragga le conseguenze". Così Pape Diaw, storico esponente della comunità senegalese, dopo l'assassinio di Idy Diene, il 54enne di origine senegalese ammazzato ieri sul ponte Vespucci, in piena mattinata, dal 65enne Roberto Pirrone.

"Un uomo è morto, un africano è stato di nuovo ammazzato a Firenze, dopo i due morti ammazzati in piazza Dalmazia nel 2011. E' un momento particolare, il fatto che le elezioni siano andate come sono andate dimostrano l'aria che c'è nel Paese, dove ai neri si spara per strada. Non si può morire come una bestia, ammazzato per strada", prosegue Diaw.

"Non è un pazzo. Questa persona ammazzatta è il frutto del clima che c'è, e non a caso hanno vinto i fascisti", conclude Diaw, ricordando la strage di piazza Dalmazia di 7 anni fa, quando l'estremista di destra Gianluca Casseri uccise a colpi di pistola altri due uomini senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, ferendone gravemente un terzo.

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