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Scuola, Giannini risponde ai precari annunciando l'eliminazione delle supplenze

Venerdì le linee guida presentate da Matteo Renzi

"Vi stupiremo" la promessa di Matteo Renzi e le anticipazioni arrivate da Rimini sono sulla strada giusta. E' attesa per venerdì la conferenza per la presentazione delle nuove linee guida.
 La ministra Stefania Giannini dal meeting CL risponde direttamente ai precari toscani che poche ore prima si sono riuniti a Firenze per avanzare fondate preoccupazioni sull'assetto degli organici nell'imminente riapertura delle strutture regionali.
Sarà premiato il merito, poi l'eliminazione delle supplenze e di conseguenza la riduzione del precariato. La Scuola è stata messa al centro del lavoro del Governo da Matteo Renzi che anche nell'ultima newsletter si è dichiarato convinto di dover cambiare un sistema necessario per il futuro dell'Italia.
Al primo posto ci sarà il "merito" direttamente corrispondente allo stipendio: grande la curiosità sulle modalità di valutazione.

Importante "Superare il sistema delle supplenze, come faremo lo saprete nelle prossime settimane" ha detto Giannini ai cronisti. Passare dall'organico "di diritto" a quello "funzionale" è una delle richieste dei sindacati che sembra vedere oggi un roseo orizzonte. 400mila i supplenti e 160mila i precari presenti nelle graduatorie ad esaurimento, per loro arriva la stabilizzazione?

Organico di diritto: ovvero una mera previsione dell'organico in base al numero di iscrizioni per valutare i posti per le immissioni in ruolo, e le cattedre vacanti spettano ai supplenti.
 Organico di fatto: quando a settembre ci si trova davanti alla realtà dei fatti con le cattedre ancora scoperte spettanti ad altri supplenti. 

Organico funzionale: i docenti sono assegnati in maniera propedeutica agli istituti che devono gestirli tra ore piene e supplenze con il "rischio" di ritrovarsi lo stesso insegnante per tutto il corso di studi.

I posti sono così assegnati: 50% ai vincitori del concorso e 50% in base alle liste precarie ad esaurimento. L'obbiettivo è fare modo che gli ex precari diventino assunti per un preciso numero di anni, ma potrebbero saltare i posti in graduatoria e su questo lo sguardo già si volge ai sindacati che dovranno decidere la via migliore per tutelare i propri assistiti.

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