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Cronaca

Scuola, gli studenti protestano contro i test Invalsi

La Commissione di garanzia annulla lo sciopero, sindacati e alunni: “No al nozionismo, sì alla vera conoscenza”

Si svolgono oggi nelle scuole di tutta Italia i cosiddetti test 'Invalsi' (il nome deriva dall'ente che li organizza, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione), utilizzati dal Ministero per valutare la preparazione dei ragazzi e l'efficienza del sistema scolastico.

I test saranno affrontati oggi dagli alunni delle superiori e delle elementari, mentre quelli delle terze medie se lo troveranno di fronte durante l'esame di Stato.
L'efficacia delle prove 'Invalsi' (giunte al 12esimo anno di svolgimento e la cui organizzazione è costata, nel triennio 2013-2015, circa 14 milioni di euro) è però contestata da molti studenti e docenti, che negli anni passati hanno boicottato i test, con numerose proteste e manifestazioni.

I sindacati di base avevano indetto anche per oggi uno sciopero dei professori, non consentito però dalla Commissione di garanzia sugli scioperi, dopo che il mese scorso lo aveva invece approvato per un massimo di tre ore.

Stanno comunque protestando in molte scuole gli studenti, che sui social invitano a boicottare le prove e non presentarsi in classe. “I test Invalsi (che prevedono risposte e crocetta e domande aperte, su matematica e italiano, ndr) valutano una conoscenza basata sul nozionismo, su cose imparate a memoria – dicono studenti e sindacati di base -, senza considerare le vere competenze e la capacità critica”. Nella foto, la protesta degli studenti di fronte al Capponi di Firenze, in piazza Frescobaldi, accanto a ponte Santa Trinita.

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