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Cronaca

Scuola: “Risposte certe dal governo o difficile organizzare ripartenza”

L'assessora Funaro rilancia l'appello del sindaco e sui centri estivi dice: “Dopo il 15 giugno via entro pochi giorni”

Come riparte la scuola a settembre? Serviranno per gli alunni mascherine, ingressi scaglionati, termoscanner all'entrata? “Per ora sono tutte ipotesi. Da tempo sollecitiamo il governo per avere le linee guida che consentano di organizzare sul territorio la ripartenza”, dice in sostanza l'assessora alla scuola del Comune di Firenze Sara Funaro, intervenuta ieri in diretta Facebook su FirenzeToday (sotto il video completo dell'intervista).

“Quello che credo è che la didattica a distanza può essere servita in un momento di emergenza ma non può andare avanti per un periodo prolungato. Non si può neanche lontanamente pensare di non ripartire a settembre”, dice chiaramente Funaro. “Per noi bisognava già sperimentare una riapertura delle scuole nella fase 2, dove ha riaperto praticamente tutto tranne che le scuole”.

Funaro, come il sindaco Nardella, ribadisce più volte un appello al governo nazionale. “Su tutto quello che riguarda la scuola e sui servizi correlati, come il trasporto scolastico, dobbiamo avere linee guida chiare da Roma. Ad esempio, quanti bambini possono stare su un pulmino, a quali distanza? Solo sapendolo possiamo organizzare il servizio. Da Roma servono risposte certe e risorse necessarie”.

“Se per la scuola dell'infanzia e per gli asili nidi si decide che il rapporto tra numero di bambini e insegnanti deve diminuire, come Comune avrò bisogno di più insegnanti e di più risorse per assumerli, ma prima il governo mi deve dare una risposta su questo rapporto”, altro esempio portato da Funaro.

Quanto alla ripartenza delle mense scolastiche a settembre, “è un tema importantissimo che riguarda centinaia di lavoratori precari. Consumare il pasto a scuola poi consente una continuità di orario per i bambini, ma anche su questo se non vengono date indicazioni non riusciamo a capire come potremo ripartire. Le risorse necessarie dovranno essere stanziate, per mettere in condizioni enti locali e dirigenti scolastici di fare partire scuole e servizi ai cittadini”. Risposte che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni dal tanto atteso Decreto Scuola.

Ultimo giorno a scuola

Quanto alla proposta del sindaco Nardella di permettere un ultimo giorno di scuola “condivido la posizione del sindaco, ho sentito dire che è solo qualcosa di simbolico e rituale, invece penso che restituisce tanto soprattutto per quei bambini che passano da un istituto scolastico all'altro e non rivedranno compagni e insegnanti”.

A quanto si capisce potrebbe riguardare solo le ultime classi. “Lavoriamo - dice Funaro -, per poter utilizzare spazi all'aperto e cortili, dove non servono sanificazioni, per gli ultimi anni degli istituti scolastici, in orari differenziati se serve. Sarebbe un segnale estremamente importante per tutti i bambini e gli insegnanti”. Il giorno potrebbe essere tra l'8 e il 10 giugno, che avrebbe dovuto essere l'ultimo giorno.

Partenza centri estivi a Firenze

Infine, il capitolo centri estivi. Partiranno? Quando, come? Per quelli privati, “ce ne sono tantissimi”, le autorizzazioni devono arrivare dalla Regione. Quanto a quelli comunali “da dpcm, i centri estivi possono iniziare dopo il 15 di giugno. Ho già portato una delibera in giunta e lavoriamo sul bando che sarà pronto a brevissimo. Ma anche su questo lancio un appello nazionale: per i centri estivi sono state stanziate dal governo le risorse complessive ma ancora non sono state ripartite tra i Comun e senza la ripartizione non possiamo dare risposte certe”. Ma allora quando possono partire? “Sicuramente dopo il 15, spero pochi giorni dopo”.

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