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Cronaca

Novoli: scritte all'Università contro i morti nell'attentato di Nassiriya

"Più sbirri morti", "Militari assassini", così recitavano due messaggi nella bacheca allestita per celebrare i caduti dell'attentato di otto anni fa

Otto anni fa, il 12 novembre del 2003, un camion cisterna carico di esplosivo si schiantò nella cancellata di ingresso della base italiana dei Carabinieri a Nasiriyya: 28 persone persero la vita; 19 erano italiani, 8 iracheni. Al polo universitario di Scienze sociali a Novoli, gli Studenti per la Libertà e quelli della Giovane Italia, hanno allestito una bacheca per celebrare la memoria dei caduti dell’attentato. Molte le scritte di cordoglio, ringraziamento, ricordo per i militari quel giorno rimasti a terra. Tra tutte queste ieri ne sono comparse due, scritte con pennarello nero, che dicevano: “Più sbirri morti” e “Militari assassini”.

Parole infamanti, vergognose, inquietanti - dichiarano il coordinatore della Giovane Italia Firenze, Niccolò Macallè e la presidente di Studenti per le libertà Firenze, Lucia Floridia - che offendono la memoria di servitori della patria che hanno perso la vita per difendere la pace. Come ogni anno abbiamo allestito una bacheca dentro l' Università per onorare il ricordo dei caduti e permettere agli studenti di rivolgere il loro senso di gratitudine. Imbrattamenti erano già avvenuti, ma speravamo che certa gentaglia non ripetesse più come in passato gesti ingiuriosi. Chi ancora oggi nelle Università si permette di attuare queste azioni va fermato. Queste persone non possono continuare ad agire ed a restare i soliti ignoti”.
 

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