Gli inquirenti sono convinti che si tratti di un gruppo di stampo neonazista quello che ieri ha creato disordini prima della partita di Europa League Fiorentina – Dinamo Minsk. Scontri e cariche della polizia si sono verificati nei pressi della Fortezza da Basso, tra viale Spartaco Lavagnini e via Santa Caterina d’Alessandria.  

Il motivo all’origine dei tafferugli è stato quello di voler sfruttare la ribalta della partita per lanciare un messaggio. In questo caso di estrema destra. Come testimoniano i cori nazifascisti e la bandiera celtica sfoderati all’esterno del pub dove si sono verificati i tafferugli.

LA GUERRIGLIA SUI VIALI / VIDEO

In tutto gli ultras erano sessanta: 14 sono stati arrestati e 46 denunciati. Tra i reati contestati resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi, apologia di fascismo, travisamento e possesso di oggetti atti a offendere. A far esplodere i disordini il fatto che i supporter della squadra bielorussa volessero arrivare fino allo stadio a piedi sfoggiando striscioni di destra estrema; inoltre per raggiungere l’Artemio Franchi era stata offerta loro anche un navetta, però rifiutata. Quando poi gli ultras, molti dei quali già sotto l’effetto dell’alcol, hanno tentato di forzare il cordone disposto per evitare l’invasione del viale sono partite le cariche. Due in tutto. I supporter della Dinamo Minsk, con i volti travisati da sciarpe e passamontagna, hanno risposto con pugni, lancio di petardi, e di bicchieri e sgabelli portati via dal pub di viale Spartaco Lavagnini. 

IL QUESTORE COMMENTA L'ACCADUTO E SPIEGA I PROVVEDIMENTI 

Sequestrati anche manganelli telescopici, paradenti da pugile e spray antiaggressione. Il questore Raffaele Micillo si è complimentato con gli uomini della Digos perché sono riusciti a capire dove il gruppo alloggiasse e dove avesse stabilito il punto di ritrovo per poi manifestare in città.  

Da quanto è stato appurato i sessanta supporter sono arrivati a Firenze con un pullman facendo prenotazioni singole, con lo scopo di eludere i controlli. Gli agenti incrociando i dati delle prenotazioni di un ostello di zona e controllando i social network li hanno quindi raggiunti nel pub dove si erano radunati. Da qui i disordini. Sei carabinieri ed un poliziotto sono rimasti contusi.

Per i 46 denunciati è stato già emesso un daspo di tipo internazionale. Stesso provvedimento che a breve verrà esteso anche agli arrestati.