Sciopero tir: i prezzi di frutta e verdura aumentano del 30%

La serrata degli autotrasportatori che sta attraversando per il lungo ed il largo lo Stivale, comincia a farsi sentire anche qui a Firenze. Due i problemi che cominciano a fare capolino: il rifornimento dei mercati ortofrutticoli e quello delle pompe benzina. Un dato su tutti: questa mattina alla Mercafir, il mercato ortofrutticolo di riferimento cittadino, i prezzi hanno atto un balzo in avanti di circa il 30%. Un aumento improvviso ma inevitabile, secondo i vertici del mercato, dovuto al perdurante blocco dei tir che impedisce il rifornimento dei grossisti. Sono le percentuali a preoccupare. Anche questa mattina l’arrivo della merce è stata sempre inferiore del 70% rispetto alla normalità. Scomparsi pomodori, zucchine e melanzane tra gli ortaggi, le arance tra la frutta. “Verso l’alba ha cominciato ad arrivare qualcosa, e se si conferma questa tendenza, recupereremo la normalità in tre o quattro giorni”, ha affermato questa mattina il presidente della Mercafir Angelo Falchetti.
Numeri e cifre tuttavia che non tornano alla Confesercenti Firenze che butta un po’ d’acqua sul fuoco. “Sulla presunta impennata dei prezzi causa blocco Tir – ha affermato Raffaele Viggiani, presidente di Fiesa-Confesercenti Firenze – si sta registrando un ingiustificato allarmismo, che certo non giova alle imprese del settore come al consumatore finale”. Ma non basta, Viggianti punta il dito contro chi, in queste giornate calde e difficili, sta mettendo scompiglio direttamente dall’interno della filiera alimentare: “Lascia sgomenti che ci siano soggetti economici e rappresentanti di categoria che, approfittando di tale clima particolarmente esasperato, cercano più o meno deliberatamente di influenzare l’utente finale nelle proprie scelte di consumo”. Ed in questo si rifà ai dati: “Come riportano anche nella giornata di oggi fonti Mercafir, il mercato ittico e delle carni, pur se approvvigionati con circa il 50% di arrivi, hanno mantenuto prezzi sostanzialmente stabili”.