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Cronaca

Sciopero del pubblico impiego: in migliaia in piazza a Firenze / FOTO

Sciopero e corteo dei dipendenti pubblici, che chiedono il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da 6 anni, e nuove assunzioni

Migliaia di lavoratori hanno manifestato questa mattina a Firenze, nella giornata dello sciopero generale del pubblico impiego. I sindacati, Cgil Cisl e Uil, hanno sfilato insieme, chiedendo il rinnovo del contratto e degli stipendi, fermi da 6 anni, un piano di assunzioni, lo sblocco del turn over con nuove assunzioni di giovani, il rafforzamento del confronto con la Regione sulla riforma del sistema sociosanitario e la costituzione di un tavolo sulle riforme istituzionali per evitare "pesanti ricadute occupazionali".

Il lungo corteo è partito da piazza Indipendenza, per sfilare in piazza San Marco, via Cavour, al Duomo e terminare in piazza Santissima Annunziata. Ci sono lavoratori arrivati da tutta la Toscana: dipendenti della sanità, dell'Inps, delle cooperative, dell'Arpat, della Camera di Commercio, del Corpo Forestale dello Stato. Ci sono i lavoratori della provincia di Pistoia: "Da precari storici siamo diventati precari preistorici", la stessa frasse scritta sullo strisicone. C'è il comitato l'Infanzia Non si Appalta.

"Il governo è sordo ai bisogni del mondo del lavoro, che considera solo come un costo, in spregio ai lavoratori pubblici ma anche ai servizi resi ai cittadini", commenta Mario Renzi, segretario regionale della Uil Fpl (e parente del presidente del consiglio: Matteo Renzi è figlio del cugino).

"Io sono vicina alla pensione, ma sono qui per i giovani - dice Laura, 61 anni, dipendente dell'Inps a Pistoia -. Ho già un figlio all'estero, e temo che anche il secondo, ingegnere, dovrà emigrare". Un suo collega fiorentino aggiunge: "Aumenta il carico di lavoro, siamo sempre meno e non c'è ricambio generazionale".

I manifestanti intonano slogan come "No vitalizi, no pensioni d'oro, vogliamo il contratto di lavoro", oppure "Diritti, lavoro, servizi e contratto". Tornano alla mente gli ultimi dati resi pubblici, che dicono che il posto pubblico, in tempi di crisi, stia tornano ad essere sempre più ambito.

"La salute e la scuola pubbliche sono diritti costituzionalmente garantiti, che però stiamo perdendo", è il timore di Paola e Maria Rosa. E a proposito di Costituzione, in corteo ci sono pochi dubbi su cosa votare a ottobre al referendum: "No".

Sciopero generale del pubblico impiego 3 maggio 2016

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