Sciopero dei medici: servizi e prestazioni a rischio
Una giornata di stop contro lo "smantellamento del Servizio sanitario nazionale" e per chiedere più assunzioni
Uno sciopero nazionale di 24 ore di medici, veterinari e dirigenti sanitari è in programma per venerdì prossimo, 23 novembre.
“Al centro della protesta la rivendicazione di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre 10 anni”, si legge nel comunicato della Fp Cgil.
I medici incroceranno le braccia “contro lo smantellamento del Sistema sanitario nazionale, il peggioramento delle condizioni di lavoro nelle strutture sanitarie, che mette a rischio la sicurezza delle cure, la perdita di valore economico e professionale del nostro lavoro, la mancanza delle assunzioni necessarie a far fronte all’esodo in corso”, aggiungono i sindacalisti di Cimo Toscana.
Aderiscono allo sciopero Anaao Assomed, Cimo, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Fvm Federazione veterinari e medici, Fassid (Apiac – Upi – Simet – Sinafo – Snr), Cisl Medici, Fesmed, Anpo – Ascoti – Fials Medici, Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica veterinaria sanitaria Uil Fpl.
I sindacati dei medici, che denunciano situazioni di lavoro sempre peggiori e turni sempre più massacranti, sottolineano anche come nella situazione attuale sia sempre più difficile garantire e assicurare a tutti adeguate cure e assistenza.
Sono previsti presidi e manifestazioni in tutta Italia. A Firenze ci sarà un sit in di fronte alla sede della Regione Toscana, alle 10, in piazza Duomo.
Lo sciopero potrebbe provocare disagi e rinvii delle prestazioni non urgenti nelle strutture sanitarie. Allo sciopero aderiscono anche i medici del pronto soccorso, dove saranno garantiti comunque, per precettazione, i servizi minimi di assistenza: il personale sarà comunque in numero ridotto e sono possibili attese più lunghe.