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Cronaca

Sciopero generale settore tessile e calzaturiero nell'ultimo giorno di Pitti Uomo | FOTO

Il giorno scelto dai sindacati è quello di chiusura della manifestazione Pitti Uomo giunta alla sua 91esima edizione

Mentre alla Fortezza da Basso, venerdì 13 gennaio, stavano entrando i primi visitatori per l'ultima giornata di Pitti Uomo, in piazza Cavalleggeri alle 9.30 si sono riuniti i partecipanti allo sciopero generale per il rinnovo dei contratti tessile e calzaturiero.

Oltre alla manifestazione era stato indetto uno sciopero di otto ore al quale hanno aderito in molti in tutta Italia (circa l'80 per cento degli addetti).

E' stato scelto proprio l'ultimo giorno del salone internazionale di moda maschile in modo tale da lanciare un messaggio forte. "Se si fanno profitti, allora è giusto che si garantiscano i diritti e isalari", queste le parole dei segretari generali Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani dal palco di Piazza dell'Unità, dove si è concluso il corteo a cui hanno partecipato più di 5mila lavoratori venuti da tutt'Italia.

"Non siamo disposti ad accettare un contratto a costo zero, così come non siamo disposti a prendere in prestito modelli salariali da nessuno” hanno incalzato. "Chiediamo un contratto dignitoso che difenda diritti e salario, insomma un contratto normale – hanno concluso - , ma le posizioni oltranziste di SMI e la retromarcia inaspettata di Assocalzaturifici sono inaccettabili".

Sciopero generale settore tessile e calzaturiero a Firenze

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