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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Stefan in sciopero: colletta delle lavoratrici per i pannolini dei figli | FOTO

Le lavoratrici hanno denunciato condizioni di lavoro inaccettabili e non più sostenibili. A cominciare dagli arretrati dello stipendio di quattro mensilità

Stamani una cinquantina di lavoratrici del marchio Stefan hanno protestato in via Cavour, all'interno di uno sciopero di otto ore, sotto il Palazzo della Provincia di Firenze. Le Rsa, dopo aver chiesto un incontro, sono state ricevute a Palazzo Medici Riccardi dall’Assessore al Lavoro Elisa Simoni. Il membro della Giunta Barducci ha ascoltato i racconti di nove donne, in rappresentanza di 487 tra lavoratori e lavoratrici dei punti vendita in Toscana. 

I racconti delle lavoratrici, in gran parte under 40, sono richieste di aiuto: “Da quattro mesi non riceviamo lo stipendio”; “in alcuni negozi facciamo la colletta per aiutare quelle colleghe che non riescono a fare la spesa, comprare i pannolini e il latte per i bambini piccoli”; “Ho quattro figli e non so come dare loro da mangiare”; “Ormai contiamo gli spiccioli per pagare la benzina, alcune colleghe in gravidanza non ricevono neppure la maternità”.

Condizioni di lavoro difficili che si aggiungono alla possibile chiusura di quattro punti vendita in provincia di Firenze prospettata entro la fine dell’anno da Barbara Orlandi della Cgil. Che ha anche quindi ipotizzato una riduzione del 50% dei punti Stefan sul territorio provinciale.

 “Ci sono trattative in corso con Risparmio Casa, Maury's e Bottardo", spiega Vernella Sernissi della Filcams. La richiesta della rappresentante sindacale è il rispetto dell’articolo 2112 del codice civile, secondo cui “in caso di trasferimento d'azienda, il rapporto di lavoro continua con il cessionario ed il lavoratore conserva tutti i diritti che ne derivano”. Questione più complessa nel caso di Empoli e Sesto Fiorentino dove i centri Stefan sono all’interno di centri commerciali Coop. “Essendoci un doppio ramo di affitto d’azienda non si può procedere per vendita diretta, ma lo spazio tornerebbe a Coop e con sé porterebbe anche i lavoratori”. “Il problema è che nel caso di Empoli l’acquirente, Gottardo, non li assorbirebbe tutti”. E quindi la richiesta è chi si farà carico dei lavoratori "eccedenti"?

 “Non possiamo accettare simili condizioni di lavoro – ha detto l'assessore Simoni – di assoluta indifferenza rispetto ai diritti di tutti quei lavoratori e lavoratrici che finora, per senso di responsabilità verso l’azienda, hanno continuato a spendersi completamente per il loro posto di lavoro, sperando in un graduale recupero della normalità nei pagamenti, negli orari e nei turni di presenza in negozio”.

“Contatterò l’Assessore regionale Gianfranco Simoncini per convocare un tavolo di crisi con la proprietà, insieme a tutti i sindacati, per avviare un percorso di dialogo e mediazione che possa essere di aiuto in primo luogo ai lavoratori e alle lavoratrici da troppo tempo senza voce”.

Sciopero lavoratrici Stefan a Firenze

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