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Cronaca

Vince il sindacato, niente sciopero generale dei dipendenti comunali

Renzi alla fine ha concesso sia l'incentivo di produttività che gli indennizzi per festività e turni notturni. Proteste sospese, anche se i vigili del Csa domenica scenderanno in piazza

Tutto rientrato, niente sciopero, niente presidi e manifestazioni durante i grandi eventi dell’estate fiorentina. Alla fine tra i dipendenti del Comune di Firenze e l’amministrazione Renzi è sbocciata l’intesa. Sparisce l’oggetto del contenzioso, evaporano le proteste. Si perché il lungo tira e molla si è concluso nel momento in cui Palazzo Vecchio ha fatto un passo indietro: l’incentivo di produttività 2011, stabilito nel contratto decentrato siglato lo scorso anno, verrà regolarmente erogato a tutti i 4000 lavoratori dell’amministrazione fiorentina. Nessun acconto, nessuna tranche; tutto e subito. Parlando in soldoni? Mille euro a testa da stanziare entro il prossimo 31 maggio. C’è questo ma c’è anche di più: dalle casse comunali arriveranno anche quei denari per indennizzi notturni e festività, i cosiddetti accordi progetto. Cifre e numeri che in questo caso interessano circa un migliaio di dipendenti tra vigili urbani, addetti ai cimiteri, impianti sportivi, apparati culturali, che riceveranno tra i 400 e gli 800 direttamente nella busta paga di giugno.

“Le cose si sono messe sotto una luce migliore” ha confermato Mauro Comi, coordinatore della Rsu del Comune di Firenze. “Abbiamo definito il pagamento dell’incentivante entro la fine di maggio con un mandato separato, quindi non in busta paga ma con uno strumento a parte. Allo stesso tempo abbiamo raggiunto l’accordo anche per il pagamento dei progetti entro giugno. Non è un segnale da poco, per questo lo sciopero è stato sospeso”. Acqua sul fuoco, non c’è che dire, anche se i sindacati rimangano sul chi va la: “C’è un percorso da verificare, anche perché le cifre saranno erogate in forma di acconto. Persiste, in sostanza, una certa precarietà; per questo, anche se lo sciopero è sospeso, non rientra lo stato di agitazione che permane”.

Così nel giorno in cui i rappresentanti della Rsu si sarebbero dovuti presentare negli uffici del prefetto per ufficializzare le procedure di raffreddamento, le parti hanno raggiunto un accordo. Due giorni fa, infatti, da i circa tremila dipendenti accorsi all’assemblea generale dell’Obihall si è alzata una voce forte e chiara: sciopero. Un muro contro muro con un ‘bersaglio’ preciso: il sindaco Matteo Renzi, da contestare in ogni occasione utile in cui Firenze si fa vetrina, a cominciare da Pitti per arrivare ai concerti di Madonna e Bruce Springsteen. Ed allora, nel giro di 48 dall’assemblea, l’amministrazione fiorentina ha proposto un nuovo incontro.

FUTURO - Aggirato lo scoglio sull’incentivante si aprono scenari nuovi e ancora tutti da definire. A cominciare dalla discussione sul contratto decentrato 2012, che dovrà essere discusso e definito in tempi brevi: da qui a metà giugno. Ed è attorno al fondo di tutela del contratto decentrato che si giocherà la nuova partita. Il fondo infatti sta alla base del premio: tanto il fondo, tanto il premio da spartire. I sindacati si siederanno al tavolo ma in seno alla discussione porteranno una richiesta precisa: “Parleremo di tutto ma non a scatola chiusa. È necessario che l’amministrazione sia chiara fin da subito sull’ammontare del fondo”.

“Da qui a metà giugno ci confronteremo ma respingiamo con forza – continua Comi – il teorema di qualcuno che vuol dipingerci come dei privilegiati. La partita vera sarà sull’ammontare del fondo 2012 ma anche sugli assetti giuridici; e visto che non siamo dei privilegiati cercheremo di dare un assetto forte e incontestabile agli istituti esistenti. Siamo persone che lavorano nel pubblico per altro anche in settore delicati. In un paese come il nostro in cui trionfano le caste venire indicati come una di queste caste ci sembra del tutto falso”.

VIGILI – Sciopero sospeso, come detto permane lo stato di agitazione. Anche perché alcuni nodi da sciogliere rimangono più stretti che mai. A cominciare dalla vertenza sulla scuola materna, e quello scivolamento soft nella ‘pancia’ Stato. Ma c’è anche la questione degli asili nido. Renzi in più di un’occasione ha sottolineato come la gestione diretta dei nidi comporti un costo per le casse comunali alla lunga insostenibile. Così, come ha confermato anche questa mattina nell’incontro con la Rsu, l’idea della gestione privata. E su questo punto, le frizioni con il sindacato non mancano. C’è poi un altro fronte di confronto, forse il più aspro: il capitolo aperto con i vigili urbani. La Rsu ha sospeso lo sciopero di domenica prossima, ma non tutti si sono allineati. Il Csa (Coordinamento sindacale autonomo) della Polizia Municipale conferma la protesta ed apre la frattura con le altre sigle sindacali. “Noi non sospendiamo niente – sottolinea il segretario del movimento sindacale, Andrea Sedicini – e faremo lo sciopero anche senza Rsu. Oggi ho assistito ad un incontro puramente economico che non sfiora nemmeno da lontano le problematiche per cui ci stiamo battendo”.
 

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