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Cronaca

Call center, lavoratori in piazza: “No ai licenziamenti, sì a diritti e contratto” / FOTO

Sciopero nazionale. In Toscana corteo a Firenze: "Settore in crescita, le azienda tagliano solo per fare profitti"

No ai licenziamenti, sì al rinnovo del contratto nazionale, scaduto da due anni. Lo chiedono in tutta Italia i lavoratori di call center e telecomunicazioni, scesi in piazza per lo sciopero nazionale di 8 ore indetto per oggi da Cgil, Cisl e Uil.

A Firenze si è svolta la manifestazione regionale, da piazza Santa Maria Novella a piazza San Lorenzo. “Le telecomunicazioni sono un settore in crescita. Con un piano industriale serio si potrebbero creare occupazione e sviluppo, ma le aziende vogliono solo fare profitti e licenziano”, dicono Samuele Falossi (Cgil), Federico Fontanini (Cisl) e Roberto Tempestini (Uil).

In corteo sfilano i lavoratori di Vodafone, Telecom, Wind, i 40 dipendenti dello 055 055 (il call center del Comune di Firenze), i dipendenti della ComData di Livorno. 'Non svendiamo i nostri diritti per i vostri guadagni', 'Non sono un numero, no alla disdetta degli accordi', si legge su alcuni striscioni.

In Italia i lavoratori del settore sono 120mila, 4mila in Toscana, 2mila nell'area metropolitana fiorentina. “Vogliamo regole certe sugli appalti, il mantenimento dei diritti in caso di passaggio dei lavoratori da un'azienda all'altra”, spiegano i sindacalisti, che si oppongono al controllo a distanza, al demansionamento, alla delocalizzazione delle attività dei call center all'estero.

In Italia i posti di lavoro a rischio sono migliaia. “I casi di Almaviva, Ericsson e Tim dimostrano che le aziende perseguono solo profitti, a discapito dei lavoratori e del servizio reso agli utenti - accusano i sindacati -. Una prova sono i 55 milioni di euro di 'bonus' a disposizione dei vertici di Tim, a patto che taglino i costi, indipendentemente dalla qualità del servizio erogato”.

Dopo la manifestazione una delegazione di lavoratori è stata ricevuta in prefettura, nella sede di via Cavour. I sindacati annunciano nuove proteste in caso non arrivino risposte da parte del governo.

FOTO - Sciopero lavoratori call center e telecomunicazioni

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