Scioperi, si fermano i lavoratori del tessile e di Publiacqua
La protesta del mondo del lavoro lunedì 21 novembre: "No alla riduzione delle indennità di malattia e alle ore di ferie"
Otto ore di sciopero lunedì prossimo, 21 Novembre, per gli oltre 30 mila lavoratori toscani del settore tessile e abbigliamento, per chiedere un nuovo contratto di lavoro.
A proclamarlo i sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil, nell’ambito della mobilitazione nazionale per il contratto tessile-abbigliamento del settore industriale. I lavoratori della Toscana attueranno un presidio davanti alla sede di Confindustria di Prato, città nota in tutta Italia proprio per il tessile.
“Vogliamo un contratto dignitoso - dice Massimo Guerranti, segretario di Femca-Cisl toscana -. Ce ne propongono uno senza aumenti per i prossimi tre anni, con la riduzione delle indennità di malattia e delle ore di ferie, con gli straordinari obbligatori”.
Sempre lunedì 21 novembre sciopereranno anche i tecnici addetti alla potabilizzazione e alla depurazione di Publiacqua. Per loro è il 3° sciopero in 5 mesi.
I lavoratori di Publiacqua (in questo caso lo sciopero è indetto dall'Usb, per 2 ore, dalle 8 alle 10) chiedono “la piena retribuzione per il lavoro svolto in regime di reperibilità, salvaguardando i tempi di recupero per il lavoro notturno, e l'assunzione di nuovo personale, per risolvere gli attuali problemi di turnazione in caso di malattie, infortuni, cambi turni e gestione ferie”.