Scavi della Monna Lisa: trovati i resti di una donna. Ora il carbonio 14

E’ stata aperta stamani la prima tomba terranea, nell’ambito delle ricerche dei resti mortali della Monna Lisa, da cui Leonardo s’inspirò per la Gioconda.
All’interno dell'ex convento di Sant’Orsola l’archeologa Valerio D’Aquino ha riportato alla luce un teschio. Nel pomeriggio si è scavato anche nella parte inferiore recuperando il bacino, con l’intento di appurare il sesso dei resti ritrovati.
“Stando così le cose sembrerebbe l’osso del bacino di una persona di sesso femminile”- così si è espresso Giorgio Gruppioni, docente dell’università di Bologna. Ancora presto per cantare vittoria, e riporre pale, pennelli e carriole. Domani il lavoro riprenderà, potendo cassare le ultime incertezze sul sesso dello scheletro.

Si propende ma non si è sicuri, si possa trattare dei resti di una donna adulta.  “Tuttavia – precisa Gruppioni - trattandosi di un bacino ‘collassato’ sotto il peso del terreno, solo con l’avanzamento dello scavo e con il totale recupero delle ossa potremo eventualmente confermare la diagnosi indiziaria e preliminare”.
Non si può essere escludere a prescindere, infatti Silvano Vinceti, responsabile del progetto parla di compatibilità tra la sepoltura ed il periodo storico della Monna Lisa. Inoltre l’interramento “non è in contrasto né con lo stile di vita sobrio della Gherardini né con lo spirito francescano adottato dalla figlia Ludovica, che fu monaca proprio nel Convento delle Orsoline”.

La certezza? Al momento non c’è, ma lavorando si potrà appurare, bisognerà scuotere le polveri dalle tute e indossare dei camici bianchi da laboratorio. Le analisi sul carbonio 14 dateranno i resti, smentendo o confermando le ipotesi sul misterioso sorriso della Gioconda.