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Cronaca Scandicci

Scandicci: paga la casa 44mila euro più del dovuto ma rischia lo sfratto

Invece di 240mila euro ne ha già pagati 284mila: "La coop esecutrice vìola la legge e il 'prezzo di convenzione' stabilito con il Comune"

Ha pagato 284mila euro per una casa in via di Porto, a Scandicci, zona Badia a Settimo, quando il 'prezzo di convenzione' era stato fissato a 240mila euro. E' successo a Giuseppe, cinquantenne con moglie e figlia di 9 anni, più volte minacciato di sfratto.

Il 'prezzo di convenzione' è quello stabilito nei casi dei cosiddetti Peep (Piani di edilizia economica popolare), in questo caso è stato stabilito tra il Comune di Scandicci e la cooperativa incaricata della esecuzione degli stessi. Ieri, martedì 11 luglio, Giuseppe ha evitato lo sgombero per un soffio, grazie ad una mobilitazione popolare.

“Il prezzo di convenzione stabilito tra Comune e cooperativa Abitagreve era di 240mila euro. L'uomo ne ha già sborsati 44mila in più ma la coop gliene chiedeva ancora diverse decine di migliaia, quindi giustamente ha smesso di pagare”, spiega Valerio Bencini, consigliere comunale di Scandicci del Movimento 5 Stelle, ieri presente al presidio. Dopo la decisione di non pagare ulteriormente, Giuseppe è stato espulso dalla coop, che ora lo vuole sfrattare.

“La coop sta violando l'accordo, la legge non consente deroghe la prezzo di convenzione. Sul caso si sono già pronunciati in questo senso anche Tar e Consiglio di Stato, ma nessuno interviene, tanto meno il Comune di Scandicci che ha firmato l'accordo. E questo nonostante la coop riceva finanziamenti regionali e statali”. L'“allontanamento forzato” dall'abitazione è stato, per il momento, solo rinviato ad ottobre.

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