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Cronaca Scandicci

Omicidio di Niccolò Ciatti: in mille alla corsa per chiedere giustizia, il padre a Domenica In

Cristina Parodi ha intervistato la sorella di Niccolò e Luigi Ciatti:"Dovrebbero essere in carcere tutti e tre"

Ieri mattina a Scandicci si è svolta la prima "Corri per Nicco", la gara podistica non competitiva in ricordo del giovane ucciso in una discoteca di Lloret de Mar due mesi fa. Mille persone hanno partecipato alla corsa. Costo dell'iscrizione 5 euro, tutto il ricavato (quasi 5 mila euro) è stato devoluto alla famiglia Ciatti per sostenere le spese legali. 

Il padre Luigi assieme alla figlia Sara è stato intervistato da Cristina Parodi negli studi di Domenica In. "Da quando è successa questa cosa – ha detto Luigi Ciatti – non riesco a darmi pace su come sia possibile perdere la vita in un luogo dove si va per divertimento. Come è possibile andare in discoteca e uscire in quelle condizioni. Non riesco a capire fin dove possa spingersi la cattiveria delle persone". Ciatti ha spiegato che in questi giorni ha dovuto vedere il video pubblicato dal quotidiano catalano el Periodico in cui si vede Bissoultanov, il 24enne di origine cecena, che sferra il calcio mortale a Niccolò. "Qualcuno mi ha chiamato e ha iniziato a raccontare di quella notte - ha detto Luigi -. La mia idea è che dovrebbero essere in carcere tutti e tre. Anche quello con la maglia rosa e quello con la maglia rossa hanno avuto un ruolo fondamentale". 

In collegamento dallo stadio Artemio Franchi, dove il ViolaClub ha esposto uno striscione che chiede giustizia per il 22enne, c'erano gli amici di Niccolò e la fidanzata Ilaria. 

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