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Cronaca

Scandalo parcheggi, l'ammissione del vigilino: "Sì, ho preso soldi dagli abusivi"

Il gip: "Potrebbe frodare ancora, deve restare in carcere"

“Sì, ho preso soldi dai parcheggiatori abusivi” avrebbe ammesso durante l'interrogatorio di garanzia a Sollicciano il vigilino Vittorio Sergi, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Firenze "Free Parking Sas&Co" che vede indagate 35 persone, di cui 11 arrestate.

L'ammissione di Sergi al giudice per le indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti proverebbe l'ipotesi del sostituto procuratore Paolo Barlucchi: i parcheggiatori abusivi passavano 'tangenti' agli ausiliari della sosta. In tal senso Sergi, difeso dall'avvocato Andrea Renieri, avrebbe parlato di episodi sporadici: un paio di volte, per un ammontare di una ventina di euro.

Su un altro dei reati che gli vengono contestati, quello di assenteismo, il vigilino avrebbe detto che stare in strada per le 8 ore previste dall'orario di lavoro, sarebbe stata una fatica umanamente insostenibile. Di fatto, un'altra ammissione.

L'interrogatorio di Sergi - che ha fatto seguito a quella del 'capo' dei controllori della sosta Sas, Antonio Raimondo - non ha affatto migliorato la sua posizione: il giudice ha rigettato la richiesta di attenuazione della misura cautelare avanzata dal suo difensore e ordinato che l'uomo resti in carcere, perché se fosse messo ai domiciliari “continuerebbe a escogitare il modo di guadagnare qualche euro frodando il prossimo”.

“Questo ausiliario della sosta – ha aggiunto il giudice nella sua ordinanza - si è dimostrato pronto a frodare chiunque con qualsiasi mezzo nel tentativo di raccattare soldi o altre utilità”. Inoltre, scrive ancora il gip, nel corso dell'interrogatorio, durato un paio d'ore, Sergi “non è sembrato affatto pentito del proprio comportamento”.

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