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Cronaca

Scandalo parcheggi, raffica di licenziamenti tra i 'vigilini'

Ascoltato il funzionario Raimondo: ha parlato di favori a politici e amici per archiviare le multe

I provvedimenti erano attesi e alla fine sono arrivati. La Sas, società interamente partecipata dal Comune di Firenze, sta recapitando le lettere di licenziamento ai dipendenti coinvolti nell’inchiesta della procura su parcheggiatori abusivi, assenteismo e verbali stracciati per gli amici.

L’indagine era scoppiata lo scorso gennaio, anche con misure cautelari in carcere nei confronti dei dipendenti, pedinati e intercettati dagli investigatori della polizia municipale per mesi e inchiodati mentre facevano shopping, colazioni e pranzi in orario di servizio.

La società nell'orbita di Palazzo Vecchio, dunque, sta sciogliendo i rapporti di lavoro adducendo la giusta causa, ovvero il "giustificato motivo soggettivo". Una decina le lettere spedite.

Tra le quali però, almeno per il momento, non ci sarebbe quella destinata a Nicola Raimondo, il funzionario che dirigeva il gruppetto di 'vigilini' finiti nel mirino del sostituto Paolo Barlucchi.

Raimondo, dopo aver ricevuto la comunicazione dell’avvio della procedura di licenziamento, aveva chiesto alla Sas di essere ascoltato. L’audizione, slittata varie volte per l’emergenza Coronavirus, si è finalmente svolta martedì scorso.

Gran parte dell’audizione del funzionario si sarebbe concentrata sui favori ad amici e politici, riguardo all’archiviazione delle multe.  Raimondo ha riferito di aver ricevuto nel tempo svariate chiamate per questi "favori", ma nonostante le insistenze della commissione, non avrebbe fornito nomi precisi.

Intanto Vittorio Sergi, ausiliario della sosta finito nella bufera insieme a Raimondo, è finito ai domiciliari dopo due mesi di custodia preventiva nel carcere di Sollicciano.

Dal canto suo la Sas, che sin dall'inizio si era detta "estranea e vittima" delle condotte dei suoi dipendenti, aveva già sospeso i presunti coinvolti nell'inchiesta. In questo modo, gli stessi non hanno percepito alcuna retribuzione in questi mesi.

A segnare il destino lavorativo dei 10 'vigilini', le lunghe pause pranzo documentate dall’inchiesta, 'l'allegra gestione' delle multe e delle zone di sosta da controllare, il coinvolgimento di almeno un ausiliario della sosta in un giro di parcheggitori abusivi nel piazzale Vittorio Veneto, zona Cascine.

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