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Stazione, pizzo per il biglietto ed i commenti sono inquietanti

Stazioni italiane in agitazione dopo il caso esploso a Firenze, ovunque si guarda con sospetto e sul web è polemica

Un milione e mezzo di “visitatori”, un record raggiunto in poche ore, per una foto da smartphone di un lettore che esplode sul web, nel nostro sito, come un virus; trecentomila che la rilanciano per amplificarne la condivisione, una sventagliata di 3700 commenti a caldo, puntuali e penetranti, oppure impubblicabili, che inneggiano all’Olocausto, a Hitler, al napalm.

 Il Messaggero pubblica la foto di un lettore che raffigura la richiesta di soldi alla biglietteria automatica della Stazione Termini in cambio dell'emissione del ticket di viaggio, ed arrivano in poche ore commenti censurabili. Il 'caos' è dovuto a quanto accaduto negli ultimi giorni a Firenze. Le barriere all'interno di Santa Maria Novella hanno portato alla luce un problema sino ad ora sentito dai passeggeri, ma non affrontato dalle istituzioni nazionali che adesso osservano l'evolversi della situazione fiorentina e meditano sull'esportazione del 'modello'.
Soddisfatti, in parte, i passeggeri, che poi sono gli utenti ed i lettori del web e lì riversano le loro recriminazioni attraverso i commenti. 

Ma anche il 'modello' fiorentino presenta pecche. Fermo e pesante il commento di Cgil che invita i lavoratori ad astenersi dall'intervenire nelle questioni che possono mettere a rischio la propria incolumità. Per la Cgil: “La situazione ha preso una piega non più tollerabile, daremo indicazione a tutti i lavoratori di non esporsi più in alcun modo a situazioni che possano degenerare in conseguenze per loro dannose. Non si può chiedere ad un lavoratore di prestare il proprio servizio rischiando continuamente aggressioni verbali e fisiche, ritorsioni o denunce, soltanto perché si cerca di fare con dedizione il proprio lavoro!”.
elemosina foto del Messaggero-2
“Dopo anni di segnalazioni e denunce riguardanti il degrado delle stazioni e dei treni nei quali il personale di Fs quotidianamente presta servizio, siamo arrivati all'insostenibile situazione della stazione Santa Maria Novella a Firenze. Tutto questo per arrivare ad oggi: lo scambio di denunce fra un lavoratore ed una questuante. Una contrapposizione fra chi lavora e non riesce a mantenere un minimo di legalità sui treni e in stazione perché solo e senza un adeguato sostegno e chi invece fa della questua e dei furti, così come riportano tutti i maggiori organi di stampa, una professione? Le misure prese per tamponare il fenomeno - sottolinea il sindacato - devono essere considerate come un inizio, non essere soltanto uno spot momentaneo per curare la “presentabilità” dell'alta velocità".

 Il consigliere del Comune di Firenze, Mario Razzanelli punta il dito sulla discriminazione effettuata nella tutela della solo classe privilegiata che viaggia sull'Alta Velocità: "Dopo il divieto di accesso ai binari dell’Alta Velocità, anche le biglietterie della Stazione sono state transennate per impedire l’accesso a questuanti e facchini abusivi. Ma i treni regionali, quindi quelli dei pendolari e fiorentini che usano il treno ogni giorno per lavoro, restano abbandonati a se stessi, senza la stessa protezione garantita a quelli veloci. A parte lo spettacolo poco decoroso che creano queste transenne, il problema è a monte. Non si può sempre cavalcare l’onda dell’accoglienza e dell’apertura, peraltro sulla base di un falso buonismo, e poi trasformare i luoghi pubblici in vere e proprie trincee. Se la stessa sinistra, che si spella le mani dinanzi alla tutela degli immigrati e dei più deboli, è costretta poi a tenerli alla larga con la forza, allora vuol dire o che ha sbagliato tutto o che siamo di fronte a una mutazione del Pd. Forse sarà ora di ammettere che c'è qualcosa che non va. Soprattutto se si considera la scelta di assicurare solo alcuni treni, quelli di alta fascia. Anche questo è il Modello Firenze?"

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