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Cronaca

Sanremo 2020, avvocatesse toscane denunciano Junior Cally: "Istiga alla violenza"

Il rapper attaccato anche da Jessica Notaro. La difesa: "Racconta verità scomode e dolorose"

Non si placano le polemiche su Junior Cally, il rapper romano di 28 anni col volto nascosto da una maschera antigas, in gara tra i Big a Sanremo 2020. Dopo le accuse di sessismo piovute addosso al cantante nelle scorse settimane per la canzone intitolata “Strega”, pubblicata alcuni anni fa, stavolta a puntare il dito contro Antonio Signore – questo il suo vero nome -  è lo sportello contro le violenze di genere “Anna Maria Marino”, presieduto dal magistrato Jaqueline Magi, uno sportello di aiuto psicologico rivolto alle donne e agli anziani con sedi a Prato e Pistoia.

L'associazione, per tramite degli avvocati Cristina Barontini e Consuelo Cecconi, ha infatti presentato una formale querela nei confronti del rapper, presso la questura di Pistoia, per “istigazione a delinquere, vilipendio della Repubblica e delle istituzioni, diffamazione e minacce”.

Fiorentine in rivolta contro il rapper 

Secondo l'associazione, infatti, Cally inciterebbe alla violenza: “Violenza, discriminazione e minacce sono contenute in alcuni testi di Junior Cally, in particolare nella canzone dal titolo Strega, (…) che reca offesa alle donne vittime di gravi fatti di sangue”.

A marzo 2018, Junior Cally aveva pubblicato un album, “Ci entro dentro” subito finito sotto accusa per frasi come “Lei si chiama Gioia, balla mezza nuda, dopo te la dà. Si chiama Gioia perché fa la troia. L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa e ci ho rivestito la maschera”.
“Nonostante l’articolo 21 della Costituzione tuteli il diritto di esprimersi liberamente – ha spiegato l'avvocato Cecconi - in questo caso ci troviamo davanti a un cantante che, per scopo di lucro, usa temi rivoltanti e istiga a compierli”.

L’ufficio stampa del rapper lo ha però difeso, chiarendo che quel testo “è un modo per raccontare verità scomode e dolorose”. Giustificazioni che tuttavia non sono bastate ai legali dell'associazione, che hanno deciso di querelare il cantante. “Non potevamo stare a guardare – ha chiosato Cecconi - I tempi saranno lunghi ma otterremo qualcosa. Ed è inaudito che la tv pubblica ospiti cantanti del genere”.

E non è tutto: anche Gessica Notaro – già salita sul palco dell’Ariston, con Antonio Maggio, per interpretare una canzone sulla drammatica esperienza che ha vissuto in prima persona – si è scagliata senza mezze misure contro il rapper. “Io e Junior Cally portiamo entrambi una maschera – ha detto Notaro - Lui per fare show e idolatrare la violenza, io per rimediare ai danni della violenza di genere subita”. Parole supportate da un fotomontaggio mostrato alla Sala Stampa dell’Ariston, in cui si affianca il volto di Gessica, sfigurato dall’acido dall’ex fidanzato, a quello mascherato di Junior Cally.

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