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Cronaca

Sanità, Saccardi: "Negli ospedali assumeremo solo vaccinati"

"Requisiti nuovi bandi. Legge arrivi rapidamente ad approvazione"

D'ora in poi negli ospedali si assumeranno solo vaccinati. Lo afferma l'assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi rispondendo a margine di una conferenza in merito alla legge sull'obbligo vaccinale. "Noi avremo sicuramente cura di inserire nei prossimi bandi e, soprattutto, per l'assunzione nei reparti più delicati, penso al pronto soccorso, penso a tutta l'attività pediatrica, penso alla maternità, come requisito quello di aver assolto agli obblighi vaccinali", spiega l'assessore. "Comunque riteniamo, e su questo stiamo lavorando- aggiunge-, che ci sia anche un tema che riguarda la sicurezza sul lavoro e che potrebbe imporre agli operatori sanitari che sono impiegati soprattutto in particolari reparti più delicati, di verificare se abbiano assolto alle coperture vaccinali".

Il concetto è semplice per l'assessore: "Si entra in ospedale per ricevere salute, non per ammalarsi- avverte-. Quindi, credo che noi dobbiamo fare tutto il possibile affinchè sia evitato che i luoghi della sanità siano posti nei quali le malattie si prendono, e non dove da queste si guarisce". La proposta di legge  sulla sanità è al centro di un'attività di ristesura, sotto l'egida della commissione Sanità del Consiglio regionale, dopo settimane di consultazioni dei soggetti coinvolti.

"Mi auguro che la legge riprenda rapidamente il suo corso e dopo le consultazioni arrivi alla sua approvazione- fa sapere Saccardi-. C'è stato su questo una presa di posizione, l'altro ieri, molto forte del segretario regionale del Pd, Parrini". Per Saccardi si tratta di un segnale univoco sul posto delle istituzioni, che "devono stare dalla parte della
scienza, dei vaccini e della prevenzione".

A questo proposito, ad allarmare la Giunta regionale, è l'impennata di casi di morbillo che si sono registrati in Toscana nell'ultimo anno. "Sono decuplicati nel 2016 ricorda l'assessore-, ne avevamo 29 nel 2015 e sono stati 260 nel 2016: un numero impressionante rispetto a una malattia che sembrava quasi scomparsa dalla nostra regione e dal nostro Paese". E che, invece, complice il calo delle vaccinazioni sta riapparendo. Il contagio di tre operatori sanitari negli scorsi giorni rende più pressante per l'assessore arrivare al traguardo dell'approvazione della norma, in particolare modo per medici, infermieri e operatori sociosanitari per i quali "il tema diventa ancora più delicato".  (Agenzia Dire)

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