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Cronaca

Sanità: caos sulla riforma, veleno in Regione

La giunta cambia la legge approvata otto mesi fa, il Pd presenta 50 emendamenti. Le opposizioni all'attacco: "Vogliono evitare il referendum"

Polemiche, polemiche e ancora polemiche. La sanità toscana torna a far discutere la politica. Mentre i cittadini denunciano i disservizi delle liste di attesa per gli esami ordinari e impazzano i disagi negli ospedali di tutta la Toscana, la Regione ha deciso di riformare la riforma approvata appena a marzo scorso. Una scelta che mette in dubbio il referendum chiesto da 55mila cittadini per abrogare la nuova legge.

Ieri le opposizioni hanno denunciato i “metodi bulgari” del Partito democratico: “Vogliono fare in fretta e non consentono i dovuti approfondimenti su un tema così importante”, hanno spiegato, chiedendo più tempo per discutere e cercare le soluzioni. Oggi il Pd ha annunciato la presentazione di 50 emendamenti alla riforma presentata dalla stessa Stefania Saccardi e dalla giunta a guida Pd. Per il Presidente della Commissione sanità Stefano Scaramelli occorre "migliorare il testo e dare il proprio sostegno e contributo politico ad una fase fondamentale per la nostra regione, come la riorganizzazione del sistema sanitario. E i consiglieri delle opposizioni, invece che continuare a sbandierare le firme raccolte per il referendum, possono fare lo stesso: produrre idee e proposte, presentare emendamenti puntuali per far uscire dalla commissione e dall'aula una legge migliore”.

“I 50 emendamenti presentati dimostrano che la nuova legge fa schifo anche a loro -  ha attaccato il capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli - la soluzione non è la modifica della modifica, ma cestinare tutto e ripartire da zero. Hanno voluto modificare la riforma sanitaria per eludere il referendum chiesto dai cittadini - ha aggiunto - oggi scopriamo che neanche a loro piace la riforma della riforma e presentano un'enciclopedia di emendamenti: quella a cui stiamo assistendo è una presa di giro acclarata. Tagliano medici e infermieri, eliminano servizi per i cittadini e dicono che vogliono una sanità che funzioni meglio: in tutto questo vorrebbero accelerare i tempi e accusano le opposizioni di rallentare gli iter, mentre loro calpestano le più elementari regole democratiche - conclude Donzelli - il Partito democratico è arrogante e naviga nel caos più completo".

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