Sanità, 250 milioni di euro per le tecnologie biomediche
Investimento per centinaia di apparecchiature che andranno agli istituti toscani. Varato il primo 'Piano Regionale delle Tecnologie Biomediche'
Tavoli operatori, incubatrici, defibrillatori, elettrocardiografi, trapani ortopedici, ecografi, sistemi laser, elettrocardiografi. Centinaia di apparecchiature che servono per far funzionare la sanità toscana, garantendo il livello di qualità dei servizi. Tecnologie biomediche usate in tutti gli ospedali, laboratori, ambulatori delle aziende sanitarie toscane, per un valore complessivo di quasi 250 milioni di euro.
Per la prima volta, la Regione ha varato il "Piano Regionale delle Tecnologie Biomediche" (PRTB): una pianificazione regionale per programmare gli investimenti delle aziende sanitarie, rispettando i criteri di efficacia e appropriatezza clinica; per evitare doppioni, sprechi e garantire una presenza omogenea degli apparecchi su tutto il territorio.
Il Piano Regionale delle Tecnologie Biomediche è stato approvato con una delibera nell'ultima seduta di giunta. Una precedente delibera, del marzo scorso, aveva avviato questo processo, stabilendo che ogni azienda sanitaria o ente del Servizio Sanitario Toscano elaborasse il proprio piano delle tecnologie sanitarie per il triennio 2017-2019.
La delibera dà anche mandato a Estar (Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale) di avviare le procedure di acquisizione delle tecnologie, programmandole sulla base del fabbisogno contenuto nel piano complessivo triennale, tenendo conto della necessità di prevedere una forma di acquisizione che consenta la doppia opzione noleggio/acquisto.
Le acquisizioni avverranno mediante contratti di noleggi/leasing o di acquisto finanziato da mutuo o da finanziamenti ministeriali, relativi all'attuazione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico nazionale.