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Cronaca Via Fratelli Stuparich

Via Stuparich: il Questore dice "No" all'apertura del mini-casinò

Il Questore rigetta l'istanza per la concessione di una licenza per l'apertura di una sala giochi in via Stuparich. Riscontrata ancora una volta la mancanza dei requisiti previsti

Ancora nulla di fatto per la grande sala giochi ai piedi del viadotto dell’Indiano. Ancora tutto bloccato per il mini-casinò di via Stuparich. Stamani il Questore ha respinto la richiesta d'apertura ravvisando “concreti elementi che hanno fatto ritenere la sussistenza di una mera interposizione fittizia tra il nuovo ed il precedente richiedente”. La questione è ancora la mancanza dei requisiti previsti per la pubblica sicurezza.

Già l’agosto scorso la richiesta presentata per l’apertura della sala giochi era stata respinta dal Questore in quanto il titolare mancava dei requisiti richiesti come poi confermato prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato. I tribunali amministrativi, infatti, hanno entrambi dichiarato come il Questore, nella sua articolata motivazione di diniego, abbia evidenziato “l’esistenza di cause sintomatiche di uno stile di vita incompatibile con il rilascio dell’autorizzazione, ponendo in essere valutazioni di affidabilità di esclusiva competenza del suo ufficio”.

Già nel novembre del 2011 il consigliere di perUnaltracittà al Quartiere 5, Adriana Alberici, era in prima linea sul tema dei casinò cittadini: “In alcuni comuni – diceva Alberici - i questori hanno osato molto, negando alcune autorizzazioni su presupposti oggettivi, come l’impossibilità di sorvegliare adeguatamente questi esercizi commerciali. Hanno basato quindi i dinieghi sul rischio di mettere in pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. In altri, attraverso varianti ai Piani Regolatori, sono stati individuati vincoli urbanistici ad hoc che permettono particolari destinazioni d’uso (come quelle delle Sale Gioco dedicate) solo in contesti staccati da quelli tipicamente residenziali destinati a subire un oggettivo degrado in caso di apertura”.
 

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